di Sandro Renzi
Il 2,12% delle operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale ha interessato le Marche e l’1% delle sostanze sequestrate riguarda le nostre cinque province.
E’ quanto emerge dalla relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga diretta dal generale della Guardia di Finanza, Antonino Maggiore.
Dati resi noto qualche giorno fa e riferiti al 2021. Anno che ha segnato una impennata proprio dei sequestri di stupefacenti rispetto al 2020: dalle 59 tonnellate rinvenute nell’anno di inizio della pandemia, si è infatti saliti alle 91 tonnellate del 2021 con un incremento percentuale del 54,04%.
Nel dettaglio, la relazione ha segnalato il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo “l’exploit” del 2019 e del 2020, rispettivamente 8,2 e 13,6 tonnellate, hanno raggiunto le 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato. Merito di una sempre maggiore capacità dimostrata dalle forze di polizia nel contrasto a questi fenomeni, utilizzando ad esempio specifiche “analisi di rischio” dei container in arrivo nei porti italiani. E sono le attività investigative ad aver avvalorato l’ipotesi di una “nuova rotta mediterranea” della cocaina «proveniente dal Sudamerica che transita per gli scali nazionali diretta verso quelli dall’area balcanica (Mar Egeo e Mar Nero), sotto il controllo di strutturate organizzazioni criminali albanesi e serbo-montenegrine» si legge nella relazione.
La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis” (hashish, +113% e marijuana +135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle forze di polizia. I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio.
Un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di Gbl e quasi 6 litri di Ghb, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli.
Fin qui dunque alcuni dati riferito al contesto nazionale, ma cosa è avvenuto nelle Marche lo scorso anno su questo fronte? La relazione della Direzione centrale per i servizi antidroga è molto dettagliata.
MARCHE
Il 2,30% delle persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati connessi agli stupefacenti riguarda la nostra regione dove, come detto, si è svolto 2,12% delle operazioni antidroga. Nel 2021, sono state effettuate 452 operazioni, con un decremento del 20,42% rispetto all’anno precedente. I quantitativi di sostanze sequestrate sono aumentati del 56,42%, passando da 551,84 kg del 2020 a 853,24 kg del 2021. In provincia di Ancona si è svolto il 32,52% degli interventi, in quella di Fermo il 10,40%, in quella di Ascoli l’8,41%, nel maceratese il 28,10% delle operazioni ed in provincia di Pesaro il 20,58%.
Dopo il territorio anconetano (32,22%) e quello maceratese (28,96%) arriva il fermano per quantitativi di droghe sequestrate (22,51%). A fare la parte del leone, se così si può dire, è la marijuana: oltre 700 chili scovati dalla forze dell’ordine nelle cinque province, + 175,50% in un solo anno.
Calo drastico per la cocaina, solo, si fa per dire, 34,92 chili in tutto il territorio regionale. Raddoppiati invece i sequestri di hashish, 66,58 chili, metà dei quali nel maceratese. Mentre per le piante di cannabis la provincia di Ancona ha fatto registrare nel 2021 il sequestro di ben 1.389 piantine su un totale di 1.546.
Sono state denunciate invece all’Autorità Giudiziaria, per reati connessi agli stupefacenti, complessivamente 692 persone, delle quali 368 in stato di arresto, con un decremento del 7,73% rispetto all’anno precedente, corrispondenti al 2,30% dei denunciati sul territorio nazionale. Le denunce hanno riguardato per il 95,38% il reato di traffico e spaccio e per il restante 4,62% quello di associazione finalizzata al traffico di droga.
Gli stranieri sono stati 305 che rappresentano il 44,08% del totale regionale, mentre i minori 25, cioè il 3,61%. Le principali nazionalità di provenienza sono Turchia, Albania, Pakistan, Marocco e Nigeria.
Purtroppo anche lo scorso anno non sono mancate le morti legate all’uso degli stupefacenti.
Sono decedute 14 persone che incidono del 4,78% sul totale nazionale. Nell’ultimo decennio il valore più alto (26) si era registrato nel 2012, il più basso nel 2017 e 2018 (13). Nella provincia di Fermo 4 sono le persone decedute, 5 in quella di Ascoli, 2 in quelle di Ancona e Pesaro e 1 nel maceratese.
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