La variante Areamare
di Giuseppe Di Marco
Il Comune di San Benedetto non è tenuto a fornire alcuna risposta sulla variante Areamare. A sancirlo è stato il Tar Marche, che con propria sentenza ha respinto il ricorso presentato dalla società privata.
Areamare, a metà gennaio, si rivolse alla giustizia amministrativa contestando il silenzio riserbato dal Comune sull’iter di approvazione della propria proposta progettuale. Una proposta depositata nel 2017 e che prevedeva la realizzazione di 18 edifici residenziali fra Via del Mare, Via Scarlatti e Via del Cacciatore.
A sostegno della propria decisione, il Tar cita il regolamento comunale relativo alla presentazione delle varianti, secondo il quale «La valutazione delle varianti urbanistiche richieste deve avvenire caso per caso. Oltre alla valutazione tecnica e normativa della richiesta di variante urbanistica, occorre la preventiva deliberazione della Giunta Comunale che ne attesti l’interesse pubblico, con la relativa e propedeutica trattazione da parte della Commissione Consiliare Urbanistica”».
«Si evince – continuano i magistrati – che il Comune non si era impegnato a riscontrare l’istanza di variante puntuale formulata dal privato proponente a fronte della mera richiesta di quest’ultimo, ma ne aveva espressamente subordinato la valutazione (sotto il profilo tecnico e normativo) alla preventiva attestazione di interesse pubblico demandata ad un’apposita delibera della Giunta comunale».
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