di Franco De Marco
La danza contemporanea e sperimentale mette radici sempre più profonde ad Ascoli. Merito di “Ritratti d’artista”, la rassegna internazionale ideata e curata in ogni dettaglio da Maria Angela Pespani e Maria Rita Salvi, le due direttrici artistiche animate da infinite passione e professionalità.
La quinta edizione della manifestazione, che mira soprattutto alla formazione di giovani danzatori, oltre ad offrire spettacoli innovativi e straordinariamente coinvolgenti, si è chiusa con un notevole successo su tutti i fronti. La performance finale itinerante, sul Colle dell’Annunziata, con numerosi spettatori rapiti e portati fuori dal tempo spazio, ha visto i partecipanti al laboratorio esibirsi in un percorso tra le gigantesche grotte dell’Annunziata, il piazzale, il chiostro e la Chiesa dell’Annunziata. Spettatori in religioso silenzio – tra di loro anche l’assessore comunale Donatella Ferretti – trasportati in una dimensione quasi onirica: non solo danza ma anche canti della tradizione popolare. Il laboratorio che ha portato a questa performance è stato curato da Adriana Borriello per la danza e Antonella Talamonti per vocalità, una coppia molto importante nel panorama nazionale e internazionale.
«Siamo felici e soddisfatte – commentano Pespani e Salvi – per queste tre settimane che hanno dato vita ad una vera festa della danza in città. Una ventata di internazionalità che ha aperto cuori e menti. Anche quest’anno sono avvenuti incontri importanti che porteranno a progetti da sviluppare in futuro e avremo cura di mantenere vivi i contatti che abbiamo stabilito con le persone partecipanti. Siamo altresì toccate da come cresce la rete di supporto della comunità di Ascoli che si è mossa per offrire ospitalità agli artisti».
«È nostra volontà – continuano – creare nel sud delle Marche una sinergia di artisti che si occupano di danza di ricerca al fine di sviluppare una cultura intorno all’arte della danza legata alla contemporaneità. L’unione fa la forza e per crescere abbiamo bisogno di mettere insieme idee, intenti, volontà, energie. Siamo proiettate già verso i nuovi passi da compiere. Ringraziamo di cuore il Comune, l’Amat e Hammer per la rinnovata fiducia al nostro progetto».
La manifestazione è stata realizzata dall’Associazione culturale Being in Motion insieme allo Studio Aira, col patrocinio e contributo del Comune (assessorato alla cultura), con il contributo della Regione Marche, in collaborazione con l’Amat e col sostegno dell’agenzia di comunicazione Hammer Design Brand Experience.
“Dancing into connection” è stato il tema della rassegna. «Danzare – spiegano Pespani e Salvi – in connessione profonda con il corpo per radicarsi, con lo spazio dentro e fuori di noi, quindi allo stesso tempo anche in connessione con gli altri danzatori, il pubblico e i luoghi che sono stati abitati con la danza: il Teatro Romano, le vie del centro storico della città, il Colle dell’Annunziata con le sue sostruzioni, il portico del polo universitario e la Chiesa della Santissima Annunziata».
Quattro le serate aperte al pubblico, tre laboratori con tre esiti finali e tre incontri con gli artisti. Sono stati ospitati 17 artisti (4 danzatori, una compositrice, 9 musicisti, un performer, un’attrice e una pittrice), di cui due stranieri, coinvolgendo nei laboratori 18 partecipanti. Si sono succedute alla guida dei laboratori coreografici le danzatrici Elena Giannotti (Livorno), Zoe Cobb (Canada) e Adriana Borriello in collaborazione con la compositrice Antonella Talamonti (Roma).
La rassegna si è aperta il 3 luglio nel pomeriggio con uno Sharing Training del GRAP/Marche: un’opportunità di incontro e condivisione tra danzatori e performer condotto dal Collettivo Background di Serra De’ Conti (Ancona) e la sera è continuata con una emozionante Free Dance aperta a tutti condotta dal performer Freddy Drabble in sinergia con la musica live della coinvolgente Bologna Bridge Band: una vera festa di comunità. Le 4 conduttrici dei laboratori, in base al format della rassegna, hanno tracciato il proprio ritratto artistico attraverso una trasmissione didattica, la realizzazione di una performance e un dialogo con il pubblico subito dopo il momento performativo.
A cogliere nel tempo tutti questi accadimenti è stato, come nelle tre edizioni precedenti, il fotografo Marco Biancucci di F x Fake Comunicazione Visiva realizzando un percorso fotografico e di ritrattistica e curando per la serata di apertura la terza mostra fotografica “Corpi in dialogo” composta da una serie di dittici realizzati con immagini dell’edizione 2021.
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