di Giuseppe Di Marco
Niente stoccaggio del gas a San Benedetto: la richiesta, dopo la vittoria sul progetto di centrale avanzato anni fa da Gas Plus, parte dalla Riviera delle Palme, dal Comune di Martinsicuro e dall’associazione Ambiente e Salute nel Piceno, e si tradurrà in una lettera da inviare al Ministero dell’Ambiente.
Con questo gesto, enti e associazioni intendono mettere la parola fine ad una vicenda iniziata più di 10 anni fa, e che lo scorso 13 luglio è stata bocciata dallo stesso ministero. Quasi bocciata: in realtà Gas Plus può ancora impugnare il “no” della commissione governativa al Tar e depositare appello al Presidente della Repubblica.
La partita però sembra conclusa, e chi ha lottato per anni per arrivare all’esito odierno non può che esprimere soddisfazione. «Come ben sapete – ha detto il presidente di Ambiente e Salute Alfredo Vitali – la Valutazione di Impatto Anbientale (Via) aveva avuto parere positivo il 19 giugno 2014. La validità temporale di tale provvedimento, necessario per acquisire il titolo minerario, è di cinque anni. Nel febbraio del 2019, quattro mesi prima della scadenza, Gas Plus ha fatto richiesta di proroga per la validità temporale di altri cinque anni». Venti giorni fa, però, il governo ha emanato un decreto che di fatto boccia la richiesta di Gas Plus.
Dirimente, in tal senso, è stata l’assenza di un piano di “decommissioning”, cioè un documento per la dismissione dell’impianto, che prevedesse la rimozione delle strutture installate ed il recupero delle aree interessate. L’associazione però sente che a questa partita manca ancora il triplice fischio finale: «Perché questa vicenda non abbia ulteriori sviluppi – commenta infine il vicepresidente Massimo Bartolozzi – scriveremo al ministero affinché San Benedetto venga depennata dalla lista dei siti idonei allo stoccaggio del gas».
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