di Giuseppe Di Marco
La bella stagione si avvia verso la conclusione, ma il Comune di San Benedetto decide comunque di dotare le proprie spiagge e il centro di un servizio di vigilanza per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale. L’iniziativa era stata inizialmente osteggiata da parte della stessa maggioranza consiliare, ma ora verrà messa in campo grazie ad un finanziamento statale di 35.000 euro.
«Seppur con un po’ di ritardo – scrive l’assessore al commercio Laura Camaioni – il Ministero dell’Interno ha riconosciuto la bontà del progetto “Spiagge sicure 2022” finanziandolo con 35.000 euro e che, proprio a causa di questo ritardo, verrà prorogato fino alla fine di settembre. Questo importo non servirà solo per il contrasto all’abusivismo commerciale in spiaggia, ma maggiore presidio e controllo del litorale e di riflesso anche il controllo di aree limitrofe del centro cittadino, sia durante il giorno sia la sera, soprattutto nei week end e nei giorni festivi».
In cosa consisterà il servizio di vigilanza? Fino al 30 settembre, il Comune impiegherà 4 agenti della Municipale e 4 della società Tresse srl per pattugliare l’arenile dall’Albula fino al Canale Consortile nonché le zone del centro, comprese aree pedonali e pinete in occasione di mercati settimanali, fiere e manifestazioni di carattere commerciale o culturale. Gli agenti di vigilanza privata avranno compiti limitati, e in fondo serviranno soprattutto da deterrente contro eventuali violazioni. Nel contempo, la Polizia Municipale intensificherà i controlli e verrà dotata di nuove biciclette a pedalata assistita, videocamere GoPro e notebook per la redazione di verbali sul posto.
L’operazione, il mese scorso, veniva duramente criticata da metà della maggioranza (soprattutto San Benedetto Viva e Rivoluzione Civica) che sollevavano dubbi sull’utilità della vigilanza privata, dato che questo non può far altro che segnalare, e non intervenire direttamente. L’avvio dell’iniziativa rappresenta una piccola rivincita del sindaco Spazzafumo e della giunta, che sul punto erano stati sfiduciati in Consiglio, mentre ora hanno ricevuto l’avallo del governo centrale.
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