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Caro bollette, la replica di Castelli: «Pura demagogia, Cesetti finge di non ricordare»

L'ATTUALE assessore regionale al bilancio risponde alla accuse del suo predecessore che ha attaccato il governatore Acquaroli e la sua giunta. L'esponente di Fratelli d'Italia: «Evoca un provvedimento una tantum e quindi non riproducibile»
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Guido Castelli, assessore regionale con delega anche al Bilancio risponde all’attacco di Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Partito Democratico e assessore nel precedente governo Ceriscioli, il quale sul caro bollette ha sferrato un attacco al governatore Francesco Acquaroli e alla sua giunta.

 

Guido Castelli

«Trionfa la pura demagogia tra i banchi del gruppo regionale del Pd. Ne sono un chiaro esempio le dichiarazioni dell’ex assessore al bilancio Cesetti – dice Castelli – che, facendo il finto tonto o colpito da fulminante amnesia, sembra non ricordare che il famoso “bazooka” di Ceriscioli, ossia le risorse stanziate per far fronte al lockdown causato dalla pandemia, fu un flop. Lo dimostra il fatto che più di un terzo dei fondi non è stato liquidato a causa di una procedura inadeguata».

 

«Cesetti inoltre, finge anche di non ricordare, che quella manovra fu resa possibile “una tantum” grazie ad una norma speciale dello Stato – prosegue Castelli – che consentiva lo sblocco degli avanzi di bilancio anche di vecchia formazione. Strumentalmente quindi, evoca un provvedimento non riproducibile, per avvenuta erosione degli avanzi accumulati negli anni, e che non ha nulla che vedere con la crisi energetica in atto che, per dimensioni e scala di intervento, non può che essere affrontata a livello nazionale – conclude – esattamente come peraltro sta accadendo, grazie anche alla collaborazione di chi non ha mai sostenuto il Governo Draghi».


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