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Marina di Sotto vuole parcheggi, Bruno Gabrielli: «Il piano particolareggiato non si tocca»

SAN BENEDETTO - Secondo il progetto attuale, gli stalli sarebbero tutti a servizio delle future palazzine. Il vicesindaco Capriotti assicura: «Prima verrà realizzato l'edificio per attrezzature comuni e subito dopo la piazza»
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Il presidente di comitato Marina di Sotto Alfredo Isopi con gli assessori Tonino Capriotti e Bruno Gabrielli e la consigliera Elena Piunti

 

di Giuseppe Di Marco

 

I residenti di Marina di Sotto vogliono parcheggi, ma nei piani futuri del Comune per il quartiere non ce ne sono abbastanza. Non dove servirebbero. E i cittadini, nell’assemblea pubblica tenutasi il 22 settembre nella parrocchia di San Pio X, non hanno lesinato sulle proteste.

 

L’estate è finita, i comitati hanno nuovi direttivi e l’emergenza pandemica ha lasciato il posto ad altre problematiche: tornano le assemblee di quartiere, che fino al lockdown avevano rappresentato momenti di confronto – anche acceso – fra rappresentati e rappresentanti, fra i cittadini e la politica. Ed era inevitabile che, nel quartiere “cerniera” di San Benedetto, i suoi abitanti levassero gli scudi contro un’eventuale nuova ondata edilizia non bilanciata da servizi per la collettività.

 

Il caso specifico è quello del piano particolareggiato “San Pio X”, che prevede la realizzazione della piazza di fronte alla parrocchia in cambio di quattro fabbricati da concedere al privato, la Arcadia61. Il problema è che, dando un’occhiata agli elaborati, i cittadini hanno capito subito che non beneficeranno di sufficienti parcheggi per andare a messa oppure per portare i propri figli a scuola. Gli unici stalli sono infatti previsti a servitù dei nuovi edifici privati, posti sul lato sud-orientale dell’inquadramento progettuale: una zona che non è di aiuto a nessuno, se non ai futuri nuovi abitanti. I residenti hanno quindi chiesto che quei parcheggi vengano ridistribuiti nei pressi della futura piazza o comunque nelle vicinanze della chiesa.

 

La platea dell’assemblea pubblica tenutasi nella sera del 22 settembre nei locali della parrocchia San Pio X

 

«Parliamoci molto chiaramente: il piano particolareggiato non si tocca – ha tuonato l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli, presente all’assemblea assieme al vicesindaco Tonino Capriotti e ai consiglieri Elena Piunti e Barbara De Ascaniisquell’elaborato è stato approvato in Consiglio comunale durante l’Amministrazione di Giovanni Gaspari, ora non si può modificarlo. Quello che posso assicurare, avendo ricevuto adeguate garanzie dalla società privata, è che per prime verranno fatte le opere pubbliche previste in questo piano, poi tutto il resto». In teoria l’assessore si riferirebbe alla piazza, ma evita di specificare. La convenzione stipulata con Arcadia61, comunque, dice che la piazza debba essere pronta entro tre anni.

 

Resta il fatto che il piano “San Pio X” non si può modificare, e questo non è piaciuto agli abitanti, che hanno protestato vivamente contro i referenti di Viale De Gasperi. In realtà il piano si potrebbe tranquillamente modificare, ma a quel punto sorgerebbero altri problemi. Ad esempio, il fatto che Arcadia61 non accetterebbe di stipulare una nuova convenzione con un piano che penalizzerebbe le palazzine, i negozi e gli uffici che si accinge a realizzare. E si sa, senza i soldi del privato il Comune non può fare nulla, non avendo risorse proprie da investire. In secondo luogo, un nuovo piano dovrebbe passare per tutta la trafila progettuale, intasando gli uffici, e poi dovrebbe essere approvato in Consiglio: tradotto, passerebbero anni prima di poter vedere nuovi elaborati.

 

L’Amministrazione comunale ha comunque dato qualche dettaglio in più sui lavori e sulle tempistiche. «In primis verrà realizzata la palazzina per attrezzature comuni – ha spiegato Capriotti – poi la piazza e infine le restanti palazzine residenziali. A gennaio saremo pronti per presentare i disegni più dettagliati alla cittadinanza».


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