Liberi i writer arrestati in India, tra loro il grottammarese Paolo Capecci  

SOSPIRO di sollievo per le sorti del 27enne che, insieme ad altri 3 amici, rischiavano di finire nel mirino degli inquirenti per un reato ben più grave dell'imbrattamento di un treno. Il rientro in Italia dopo il processo a Mumbai
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Sono stati liberati i 4 writer italiani arrestati in India il 4 ottobre, con l’accusa di aver dato sfogo alla loro arte sulle carrozze di un convoglio della metropolitana di Gomtipur, a Ahmedabad una città dello Stato di Gujarat.

Visione dei filmati, l’identificazione e il fermo, la perquisizione domiciliare con il ritrovamento di una scorta di bombolette spray di vari colori è quello che è avvenuto nelle ore successive.

 

I quattro sono Paolo Capecci 27 anni di Grottammare, Sacha Baldo 29 anni di Monte San Vito (Ancona), Gianluca Cudini 24 anni di Tortoreto (Teramo) e Daniele Stranieri 21 anni di Spoltore (Pescara).

 

Prima di poter tornare in Italia e lasciarsi alle spalle questa brutta avventura, il gruppo dovrà restate a Mumbai, per il processo che – comunque- sarà seguito dall’Italia.

 

Nel frattempo il giovane grottammarese si è messo in contatto con la mamma, Francesca Puglia, alla quale ha riferito di essere stato trattato bene dalle autorità indiane.

 

L’apprensione, per la famiglia del writer, ma anche della comunità e del sindaco Enrico Piergallini era cresciuta perché, nei giorni successivi all’arresto, il capo d’imputazione poteva arricchirsi di reati più gravi, fino al terrorismo, potenzialmente insito nel gesto di aver imbrattato i vagoni, in un’area interdetta al pubblico per una manifestazione di rilievo nazionale.

 

Sui quattro, poi, pendeva il sospetto di aver tentato di “decorare” anche un altro treno, a Mumbai.


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