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Festival della canzone ascolana, en plein del gruppo “I Soliti Ignoti”

ASCOLI - Si è aggiudicato anche il premio per il miglior testo, da quest'anno intitolato a Bruno Ferretti. Al 2° posto Daniele Di Flavio, al 3° Marella&Vanella. Dopo il covid, il grande ritorno con una serata all'insegna del vernacolo ascolano e del divertimento. Sul palco del Teatro Ventidio Basso i sette finalisti e tanti ospiti 
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La premiazione del gruppo vincitore “I Soliti Ignoti”

 

di Andrea Ferretti

 

Si sono esibiti per ultimi, settimi di sette concorrenti ammessi alla serata finale, ed hanno vinto ad Ascoli la 17esima edizione del “Festival della canzone ascolana”, la tradizionale kermesse canora, ma non solo, andata in scena ieri sera, sabato 22 ottobre, al Teatro Ventidio Basso.

 

Gabriele Brandozzi

Un evento organizzato e presentato da Gabriele Brandozzi, affiancato sul palco da Ilaria Buccheri. Dopo due anni di stand by causa covid, la vittoria è andata al gruppo “I Soliti Ignoti” che hanno fatto l’en plein aggiudicandosi anche il premio per il miglior testo (attualissimo, ben interpretato in vernacolo ascolano, unico senza base musicale e suonato privo di incertezze) che da quest’anno è intitolato a Bruno Ferretti, giornalista ascolano scomparso due anni fa. La loro canzone “Tiembe dure” è stata ritenuta la migliore dalla giuria composta da esperti musicali e giornalisti, presieduta dal notaio Nazzareno Cappelli. Sia il testo che la musica sono firmati Mimmo Picco-Fabio e Giorgio Gricinella.

 

Al secondo posto Daniele Di Flavio che ha cantato “Re Piceno de l’amore – Raki Love), scritta da Domenico Santoni su musica di Berardo Piccioni. Brano dedicato a Dino Castelli, conosciuto anche col nomignolo di “Lemona”, grande personaggio ascolano della seconda metà del secolo scorso, latin lover per antonomasia, che visse per anni negli Stati Uniti a stretto contatto con le più celebri star del cinema internazionale.

 

Giovanni Travaglini

Al terzo posto “Marella & Vanella” che hanno cantato la loro “La cammenata”, musicata da Marco Testa. Gli altri cinque in gara: Fabrizia Latini e Maristella Magli con “Lu ciuocche de Natale”, Giuseppe Celani con “Mogghiema settte belllezzze”, Roberto Mistichelli (insieme a Enzo Titta) con “Lu sofista”, Roberto Seghetti con “Doretta miè”.

 

Ma è stata anche la serata degli ospiti, tutti molto applauditi. Sul palco del Massimo ascolano, infatti, si sono succeduti la musica popolare dei gruppi “A Randerchitte” e “I Trallalero”, il cantante-comico Stefano Tisi, Pier Paolo Piccioni (in arte Petò) cui è andato il “Premio Ivan Graziani”. Poi la cantante Valentina Manni e il momento più esilarante della serata che è stato senza dubbio quello proposto dalla Compagnia teatrale “Li Freciute”. Infine il tenore Roberto Cruciani il quale ha chiuso con una standing ovation per la sua interpretazione di “O sole mio”, la canzone italiana più famosa al mondo che ha gli stessi anni dell’Ascoli Calcio (venne pubblicata nel 1898).  Dopo la proclamazione dei vincitori, le ultime due performance affidate al giovane rapper ascolano Flavius e a Massimo De Angelis e la sua poesia dedicata ovviamente ad Ascoli.

 

Il via alla serata l’hanno dato l’ideatore e presidente del Festival Giovanni Travaglini e il sindaco Marco Fioravanti che ha elogiato l’evento così profondamente legato alla tradizione, dando appuntamento al 2023 quando il “Festival della canzone ascolana” taglierà il traguardo della 18esima edizione diventando così… maggiorenne.


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