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Il comandante Di Mizio salva un bimbo dall’annegamento: il ringraziamento del padre in una mail

SAN BENEDETTO - L'ispettore, a capo della Polizia Autostradale di Porto San Giorgio, mentre faceva una passeggiata sul lungomare, ha visto il bambino in difficoltà per una corrente di risacca e non ha esitato a buttarsi in acqua per riportarlo a riva
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L’ispettore Williams Di Mizio

 

L’ispettore della Polizia di Stato Williams Di Mizio salva un bambino dall’annegamento. Il papà del piccolo recapita una lettera di ringraziamento al Comando.

 

I fatti risalgono alla tarda mattinata di lunedì 17 ottobre. Il comandante della Polizia Autostradale di Porto San Giorgio, libero dal servizio, stava facendo jogging sul lungomare di San Benedetto, quando ha notato una coppia di bambini, di circa 10 e 12 anni, intenti a giocare a palla sulla battigia.

 

A un certo punto la palla è finita in mare e il più grande dei due fratellini, figli di una coppia di medici ucraini, arrivati in Italia in camper per scappare dall’atrocità della guerra, è entrato in acqua per recuperare la palla. Ma, a causa della risacca, la palla si allontanava sempre di più e, con essa, anche il giovane che tentava di recuperarla.

 

L’acqua alta e l’incapacità di nuotare hanno messo in difficoltà il ragazzino che ha iniziato ad annaspare e ad andare a fondo.

 

Immediato l’intervento dell’ispettore, che si è lanciato in acqua completamente vestito, ha raggiunto il bimbo e lo ha portato in salvo sulla riva dove gli ha praticato le manovre di salvataggio da annegamento, apprese da specifici corsi frequentati nel suo lungo e costante percorso di formazione.

 

Le operazioni sono state osservate dagli stessi genitori del ragazzino, nel frattempo allertati di quanto accaduto dal fratellino più piccolo e precipitatisi sul posto.

 

Dall’iniziale stato di disorientamento e difficoltà respiratoria in cui il ragazzino versava al momento del recupero in acqua, le sue condizioni sono subito migliorate, a seguito delle tecniche di soccorso praticate da Di Mizio. Infatti i genitori, medici, non hanno ritenuto necessaria la richiesta d’intervento al 118.

 

Un’azione “normale” per l’ispettore, che si è semplicemente limitato a dare il suo nome e a qualificarsi come poliziotto, per poi salutare la famiglia ucraina, abbracciare il piccolo e tornare a casa.

 

Il suo silenzio fatto di umiltà radicata nel valore umano del servizio al prossimo, fondamento della Polizia di Stato, è stato rotto da una email fatta recapitare il 23 ottobre al Comando della Sottosezione di Porto San Giorgio, a firma dei coniugi ucraini, per ringraziare il comandante di aver salvato la vita al loro figlio.

 

La mail di ringraziamento arrivata al comando dell’Autostradale

 


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