Pito
Giulia Civita
L’ascolana Giulia Civita, e con lei anche Giulia Grilli di Montemonaco, sono stati tra gli autori finalisti, su 102 partecipanti, della categoria “Racconto breve inedito in italiano” con i riconoscimenti avvenuti a Falconara Marittima (Ancona) dove il Centro culturale “Pergoli” ha ospitato la premiazione dell’Antologia “Pagine Marchigiane”. E’ intervenuto anche il professor Marzio Porro dell’Università Statale di Milano sul tema ” Le Marche terra matria”.
Giulia Civita donerà il suo racconto alla Biblioteca comunale “Giulio Gabrielli” di Ascoli, dove ha lavorato diversi anni, fino alla pensione.
Giulia Civita ha presentato “Dove sono andati i lupi di Pito?” che richiama evidentemente il famoso libro per ragazzi “I lupi di Pito” di Angela Latini – scrittrice ascolana, insegnante, per anni direttrice scolastica alla quale è intitolata la scuola dell’Infanzia e Primaria di Mozzano – purtroppo ormai dimenticato e anche scomparso dalle librerie pur essendo più che mai attuale.
Una storia del lupo che parla degli uomini. Una specie, il lupo appenninico, che agli inizi degli anni Settanta era considerato in via di estinzione, solo pochi esemplari nel Parco Nazionale d’Abruzzo, eccezionalmente in altri luoghi dell’Appennino. Lupo che è poi ricomparso con la reintroduzione di cinghiali. Ecco la storia della giovane lupa che fu trovata alle porte di Santa Lucia, piccola frazione di Acquasanta, nel terreno di un pastore del luogo. Sembrava proprio implorare soccorso. Il lupo che “parla” agli uomini è racconta, in un altro modo, proprio e “I lupi di Pito”. Oggi i Sibillini cominciano a non bastare più e, come gli uomini, anche i lupetti lasciano la tana. Perché se ne vanno, come chi per diventare uomo deve fare fagotto e andare via. Ma i lupi torneranno al loro Pito?
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