L’argine sud del torrente Albula
di Giuseppe Di Marco
Sono tante e tutte differenti, le iniziative di riqualificazione dell’Albula. Alla presentazione di ben due progetti da parte di altrettanti studi privati, si aggiunge infatti un’iniziativa tutta comunale: la richiesta, cioè, di oltre 3 milioni di euro per la messa in sicurezza del torrente e la realizzazione di parcheggi ai margini del suo corso.
In realtà l’istanza è stata inoltrata al governo a metà settembre, ma dal civico 124 di Viale De Gasperi non ne è stata data notizia. Più nel dettaglio, l’Amministrazione ha chiesto risorse al Ministero dell’Interno per 3.160.000 euro al fine di sistemare gli argini sud e costruire un’area a sbalzo lungo il medesimo bastione, sulla quale inserire stalli auto.
Il tutto è stato ufficializzato con l’adesione ad un bando ministeriale, partito a metà agosto, che accorda agli enti locali un “montepremi” di 400 milioni per finanziare opere ascrivibili a tre principali filoni: la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di strade, ponti e viadotti, e infine l’efficientamento energetico di edifici comunali.
Ogni Comune quindi ha avuto la possibilità di presentare domanda entro il 15 settembre, a seconda della propria popolazione: fino a 1 milione per enti che non superano i 5.000 abitanti, fino a 2,5 milioni per quelli che non ne hanno più di 25.000, ed infine fino a 5 milioni per tutte quelle realtà che hanno un numero di residenti ancora maggiore.
La graduatoria non è ancora stata redatta, ma è chiaro sin da ora che non sarà facile, per San Benedetto, assicurarsi tali risorse, vista la gran mole di richieste depositate. Ciò detto, è fondamentale che in questo momento storico l’Amministrazione tenti qualsiasi strada per riqualificare aree che necessitano da tempo di un intervento.
Nel frattempo, il Comune ha pensato di visionare anche altri progetti che hanno la medesima area di intervento, ma usano strumenti in tutto e per tutto dissimili. C’è infatti il progetto presentato dall’architetto Ivana Bianconi, che prevede la realizzazione di due ponti panoramici sull’Albula, con parcheggi sull’argine sud. E c’è poi anche l’elaborato avanzato dallo studio Prezzavento, che invece propone la realizzazione di una piattaforma a “T” fra le due sponde del corso d’acqua, su cui troverebbero posto circa 500 posti auto.
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