Serrati controlli dei Carabinieri nei centri massaggi del Piceno: tre costretti ad abbassare le serrande

ASCOLI - Elevate anche sanzioni per l’impiego di manodopera straniera irregolare. In uno sono state trovate bombole di gas, messe in sicurezza dai Vigili del fuoco. L'Arma sulle strade: 32 posti di controllo, fermati 300 autoveicoli, identificate 420 persone
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Chiusi tre centri massaggi e sanzioni per oltre 40.000 euro ad Ascoli e San Benedetto. E’ questo l’esito dei serrati controlli effettuati nei giorni scorsi dai Carabinieri del Piceno – in campo i Nuclei investigativi e quello, sempre dell’Arma, dell’Ispettorato Lavoro – nell’ambito di una campagna di servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a innalzare il livello di sicurezza e prevenire i reati contro il patrimonio.

 

Le indagini erano mirate alla verifica sul regolare esercizio dei Centri estetici e massaggi del territorio, con particolare riferimento al rispetto della normativa sulla sicurezza e sui rapporti di lavoro.

 

Sono stati dieci i Centri massaggi controllati, con tre raggiunti da ordinanza di chiusura più 25.000 euro di sanzioni penali e 16.600 amministrative: impiegavano manodopera straniera irregolare ed è stata inoltre accertata la mancata tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

 

In uno de tre Centri, addirittura, sono state trovate quattro bombole di gas non stoccate come previsto dalla legge. Per la messa in sicurezza dei locali – successivamente sottoposti a sequestro e ora al vaglio della Procura della Repubblica di Ascoli, è stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco di Ascoli.

 

Il servizio si è concluso con 32 posti di controllo sulle strade, nel corso dei quali sono stati fermati e controllati circa 300 autoveicoli e 420 persone, alcune dei quali di importante “interesse operativo”.


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