La restauratrice Raffaella Marotti accanto al monumentale orologio di Pietro Mei
E’ terminato il restauro conservativo dell’orologio monumentale di Grottammare costruito nel 1844 dall’orologiaio marchigiano Pietro Mei. La macchina, la sua storia e l’iter che ha portato al recupero del bene verranno presentati al pubblico domenica 18 dicembre, alle ore 11, nel vecchio incasato.
Il progetto di valorizzazione ha messo in luce una storia di cui si sapeva poco: l’orologio posto sulla sommità dell’antico Municipio di Piazza Peretti è uno dei primi, oggi rimasti, del costruttore marchigiano di Montecarotto (Ancona), famoso per le sue realizzazioni innovative di orologi a torre. La macchina fu costruita come ausilio delle Poste Pontificie istituite a Grottammare proprio nel 1844.
Il percorso di tutela e valorizzazione avviato dal Comune di Grottammare nel dicembre 2020, con il supporto di Pierluigi Moriconi della Soprintendenza delle Marche, è stato molto rigoroso. Al Museo dell’Orologio di Montefiore dell’Aso, nella persona dell’ingegner Oronzo Mauro, è stata affidata la valorizzazione e il coordinamento del progetto di restauro. La professoressa Raffaella Marotti dell’Università di Urbino, massima esperta italiana di restauro del patrimonio scientifico e tecnologico, ha proceduto con la delicata fase del restauro conservativo.
Domenica appuntamento all’Ospitale-Casa delle Associazioni. Interverranno il sindaco Enrico Piergallini e l’assessore Lorenzo Rossi, la professoressa Gloria Mancini Palomoni dell’Università di Camerino, la restauratrice Raffaella Marotti e Oronzo Mauro. Il pubblico potrà ammirare il meccanismo dell’orologio al Teatro dell’Arancio.
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