Ad Ascoli è impossibile dimenticare Enzo Marinelli, scultore e ceramista apprezzato a livello nazionale ed internazionale oltre che locale, e che se n’è andato lo scorso luglio all’età di 75 anni.
Marinelli era molto amato in città anche per la suo particolare modo di approcciare la vita, sempre pronto a scambiare due chiacchiere con i suoi concittadini, tra una passeggiata in Piazza del Popolo e la sosta in uno dei locali pubblici. Inconfondibile con i suoi cappellini colorati.
Una lunga carriera lunga e proficua la sua, che ha contribuito a portare il nome di Ascoli fuori dai confini locali. Per questo la maggioranza consiliare oggi, 20 dicembre, ha depositato a Palazzo Arengo la proposta di conferire al maestro Enzo Marinelli la Cittadinanza Onoraria.
«Il maestro Enzo Marinelli è stato uno degli artisti più apprezzati e amati della
città di Ascoli», scrivono i consiglieri firmatari Emidio Premici (Noi di Ascoli), Piera Seghetti (Noi di Ascoli), Mauro Agostini (Lega con Salvini)
Mario Tacchini (Cittadini in Comune), Laura Trontini (Forza Ascoli), Alessandro Filiaggi (Insieme a Fioravanti), Laura Castelletti (Per Ascoli), nella proposta presentata al sindaco Marco Fioravanti.
«Esteta di eccezionale e comprovato talento – continuano i consiglieri ascolani – portavoce poliedrico ed espressivo di molte arti, la valenza del suo operato nel campo dell’arte, dalla pittura al disegno, dalla scultura fino alla ceramica che rappresenta una delle più note eccellenze del nostro territorio, è dimostrata non solo dalla rinomata attività nel suo laboratorio artigiano in città e dai numerosi premi conseguiti, ma anche dall’aver prodotto opere per i più grandi personaggi del mondo come Papa Giovanni Paolo II e Jaqueline Kennedy.
Per questo – proseguono gli esponenti della maggioranza consiliare – la sua
scomparsa ha provocato una grave perdita per il mondo culturale e artistico di Ascoli, città con cui ha avuto un profondo legame fin dalla frequentazione del liceo artistico ‘Osvaldo Licini’ e proseguito con l’attività nella Fama (Fabbrica ascolane maioliche artistiche) e quindi con il suo laboratorio cittadino».
«Ad essere impoverito – conclude la nota che riproducendo dell’artista un quadro molto calzante – è anche il tessuto sociale ascolano, che il maestro ha arricchito in tutti questi anni con il suo genio artistico, la sua spiccata personalità, il garbo e la presenza di alto valore, anche partecipando alle iniziative cittadine e agli eventi culturali di ogni livello».
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