di Nunzia Eleuteri
Ci lasciamo alle spalle un altro anno durissimo che non ha risparmiato dolori né preoccupazioni sia a livello internazionale, con una guerra ad un passo da noi e il Covid che sembra non lasciarci anche se in forma decisamente più lieve, sia a livello nazionale con una crisi energetica che ha messo in discussione tutto il sistema alzando il livello di povertà, l’inflazione e destabilizzando imprese, commercio e mercato del lavoro. Un anno durissimo anche e soprattutto per le Marche dove, a rincarare la dose come se tutto ciò non bastasse, si sono aggiunte alluvioni da incubo e continue “scossette” di terremoto a ricordarci la nostra fragilità. E di ricostruzione dobbiamo farne ancora molta. Per non parlare di sanità e viabilità…
Per noi editori e giornalisti, che abbiamo la “missione” di raccontarvi cosa accade sulle nostre province, il lavoro è delicato, infinito, carico di responsabilità ma lo facciamo con dedizione e amore verso questo territorio in cui noi stessi viviamo. Potremmo farlo meglio? Certamente. Tutto è migliorabile e siamo sempre attenti ad offrire qualcosa in più.
A voi, affezionati lettori, e a voi nostri clienti che ci scegliete per promuovere le vostre attività e i vostri prodotti o servizi, va il nostro ringraziamento perché permettete all’editoria locale di resistere nonostante le tantissime crisi che stanno investendo il nostro settore con frequenti accorpamenti di redazioni o addirittura chiusure di presidi provinciali.
Una riflessione su questo va decisamente fatta affinché la politica sia attenta a non perdere la ricchezza della pluralità di informazione, servizio ritenuto essenziale tanto da essere stato uno dei pochi a non essersi mai fermato nemmeno in lockdown. Ma non solo la politica deve fare attenzione.
Un appello va fatto anche agli imprenditori, ai professionisti, ai commercianti affinché sappiano scegliere dove destinare i loro investimenti pubblicitari e, quantomeno, praticare una diversificazione. Investire su piattaforme internazionali e social network è, infatti, sicuramente vantaggioso per i bassi prezzi praticati ma va ricordato che tutti questi sono capitali italiani che vanno all’estero e che non tornano in Italia né in consumi né sottoforma di tassazione impoverendo la nostra nazione e i suoi abitanti. Per contro, gli investimenti pubblicitari effettuati a livello locale fanno parte di quell’economia circolare che alimenta e rende viva la stessa comunità locale con ritorni sia in tasse italiane e quindi servizi, sia in consumi (di beni di prima necessità o persino superflui).
La domanda di informazione locale è molto alta (parliamo di milioni di utenti seppur in province piccolissime), i cittadini la richiedono, la cercano, la condividono, la criticano spesso sì ma anche questo è importante perché mostra interesse. Sentiamo perciò di ringraziare i nostri clienti al pari dei nostri lettori, perché senza la loro attenzione, senza la loro collaborazione (precisamente “lavorare insieme”), non potrebbe esserci un’informazione locale come la nostra che non gode di contributi ministeriali per l’editoria.
Tra le maggiori critiche, che noi di Cronache Picene e Cronache Fermane subiamo, c’è quella di seguire un iter commerciale per le pubblicazioni di articoli volti alla promozione di iniziative o eventi o marchi. Non è facile far capire che, trattandosi di pubblicità, non possono essere servizi gratuiti. E chi finora ha pubblicato questo tipo di notizie senza alcun compenso può vederne i risultati con bilanci in difficoltà e testate giornalistiche che corrono il rischio di chiusura. È semplicemente un discorso di sostenibilità, parola oggi molto in voga e che non è da applicare solo all’ambiente ma anche alle aziende. E l’editoria è un settore di impresa come gli altri, deve rispondere ad equilibri di bilancio.
Tra le battaglie che quindi facciamo ogni giorno c’è anche questa: spiegare una linea editoriale comprensibile a pochi. Ma andiamo avanti sperando che il servizio reso possa essere sempre più apprezzato e rispondere alle esigenze del territorio.
Un servizio di informazione locale gratuito completato anche dalla collaborazione con altre due seguitissime testate giornalistiche (Cronache Maceratesi e Cronache Ancona). Un network, il nostro, che garantisce aggiornamenti a carattere regionale.
Per tutto questo impegnativo lavoro un ringraziamento particolare va ai nostri giornalisti e collaboratori delle redazioni che meriterebbero compensi ben più alti ma questo argomento avrebbe bisogno di un altro articolo approfondito e soprattutto di una politica più attenta e lungimirante che riporti il mercato del lavoro verso salari e stipendi dignitosi per i lavoratori e sostenibili per gli imprenditori…
Avverrà? Restiamo con questa speranza. Vi lasciamo condividendo con tutti voi i dati rilevati da Google Analytics sui nostri quotidiani online dall’1 gennaio al 31 dicembre 2022.
Buon anno nuovo dalle redazioni di Cronache Fermane e Cronache Picene.
Quasi 2 milioni di utenti unici (esattamente 1.922.088) hanno consultato 18.291.778 pagine relative ad una provincia che conta meno di 180.000 abitanti. Il 75,4% è rilevato come “new visitors” ma ben 472.833, pari al 24,6% degli utenti, sono “returning visitors”, un numero decisamente superiore al numero di residenti. La media delle pagine consultate mensilmente supera il milione e mezzo; gli utenti mensili risultano sempre superiori ai 200.000. Tra i dati di Google Analytics anche le connessioni dall’estero: oltre 100.000 gli identificativi che hanno richiesto l’accesso a Cronache Fermane nel mondo nel 2022. Un modo per gli italiani all’estero di restare vicini alla propria terra o agli amici che qui abitano. Sicuramente i social network sono determinanti nel raggiungimento di questi numeri ma oltre la metà dei contatti al sito sono diretti (1.183.182), quindi utenti che non leggono a caso il giornale ma lo “cercano” attraverso i motori di ricerca, aprendo la newsletter, l’App o semplicemente digitando l’URL. La pagina Facebook ha superato i 40.000 followers e le persone raggiunte dai post della pagina sono più di 130.000 settimanali. Meno adatto ai nostri utenti è il profilo Instagram che comunque ha superato i 10.000 followers.Cronache Fermane viene consultato anche attraverso il canale Telegram (t.me/CronacheFermane), il canale YouTube (youtube.com/@CronacheFermanetv), la newsletter (iscrivendosi qui) e attraverso l’APP gratuita (su piattaforme Android e iOS Apple).
La redazione di Cronache Fermane è diretta dal giornalista Giorgio Fedeli.
Collaboratori: Andrea Braconi, Simone Corazza (fotografo), Nunzia Eleuteri, Alessandro Luzi, Matteo Malaspina, Serena Murri, Leonardo Nevischi, Cristiano Ninonà, Pierpaolo Pierleoni, Silvia Remoli, Sandro Renzi, Francesco Silla, Antonietta Vitali.
Cronache Picene, rilevato da noi di CF Comunicazione Srls da poco più di un anno, è in crescita e con dati già molto rilevanti:
1.195.999 utenti hanno consultato nello scorso anno 6.992.156 pagine relative ad una provincia che conta poco più di 200.000 abitanti. Più di 120.000 risultano gli utenti medi mensili mentre la pagina Facebook ha superato i 20.000 followers e le persone raggiunte mensilmente dai post della pagina si aggirano intorno a 300.000. Cronache Picene viene consultato anche attraverso il giovanissimo profilo Instagram, il canale Telegram (t.me/CronachePicene), il canale YouTube (youtube.com/@CronachePicene), la newsletter (iscrivendosi qui: www.cronachepicene.it/registrazione/) e attraverso l’APP gratuita (su piattaforme Android e piattaforme iOS Apple).
La redazione di Cronache Picene è diretta dal giornalista Andrea Ferretti.
Collaboratori: Federico Ameli, Luca Capponi, Franco De Marco, Giuseppe Di Marco, Maria Nerina Galiè, Walter Luzi, Lino Manni, Benedetto Marinangeli, Salvatore Mastropietro, Gabriele Vecchioni.
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