di Giuseppe Di Marco
Inizia la discussione sul nuovo regolamento per l’occupazione di suolo pubblico: la stesura del dispositivo è prevista per giugno, e nel frattempo da Confesercenti Marche arrivano specifiche indicazioni su cosa dovrà contenere.
«Oggi il nuovo piano di occupazione non può prescindere da due elementi – afferma il presidente Sandro Assenti – Intanto, è necessaria una zonizzazione delle regole: certe restrizioni possono andare bene in alcune aree della città, mentre in altre no. Secondo poi, va registrato che dopo la pandemia c’è, in generale, una maggiore disponibilità dei clienti a stare fuori piuttosto che all’interno dei locali, se le condizioni lo consentono. In Italia questa logica è stata acquisita ultimamente, mentre in altri paesi tanto tempo fa. In mesi come aprile, ottobre o novembre le attività possono tranquillamente mettere tavolini fuori, se ci sono elementi di riscaldamento».
Il ragionamento si fa quindi più specifico. Il primo aspetto da mettere in chiaro riguarda le superfici occupabili all’esterno del locale. «Negli ultimi anni c’è stato un “balletto” riguardo alle percentuali da utilizzare all’esterno in base ai metraggi delle singole attività – prosegue Assenti – Dall’80% del regolamento Gaspari siamo arrivati al 50% previsto dalla bozza non approvata durante l’Amministrazione Piunti. Noi riteniamo che si debba tornare all’80%, insomma, rimanere così come siamo».
E si passa all’altezza degli arredi. «Noi commercianti abbiamo acquisito i dettami della soprintendenza, però chiediamo che l’altezza massima delle paratie laterali sia maggiore di quella consentita – 1,8 metri, nda – Perché bisogna riparare la gente dal vento. Ovviamente accetteremo anche la trasparenza dei vetri laterali». Altra questione è quella dei colori dei tendoni. «In quel caso – dice ancora il presidente – bisogna che le tinte siano in sintonia con quelle zone in cui si dovrà installare la struttura, senza eccessiva rigidità».
L’argomento clou, ovviamente sarà l’occupazione dei marciapiedi e degli stalli auto. «Bisogna ragionare approfonditamente sui dislivelli. Credo sia fondamentale dare la possibilità di posizionare pedane dove la pavimentazione è irregolare, per porre i tavolini sullo stesso livello. Infine, in certe circostanze si potrebbero prevedere occupazioni sugli stalli. Magari non ovunque: occorrerà valutare caso per caso. Una città turistica come la nostra merita un esame puntuale: maggiori spazi si concedono all’operatore, maggior beneficio ne trarrà lo stesso turista».
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