di Giuseppe Di Marco
Fiumi azzurri e colline e praterie: tutto questo è ancora presente nel progetto di restyling del Ballarin? Le colline no: l’architetto Guido Canali ha infatti modificato l’elaborato iniziale, togliendo i declivi perimetrali abbelliti da filari di gelsi e altre essenze tipiche delle Marche.
La decisione è emersa in un recente incontro tenutosi a Parma, meta della spedizione cui hanno preso parte il consigliere Gino Micozzi (Libera) e alcuni referenti tecnici dell’Amministrazione comunale. Nel corso del rendez vous il prestigioso architetto avrebbe elencato anche ulteriori variazioni al progetto originario. Cambiamenti che è possibile vedere nell’ultimo plastico: questo, rispetto ai disegni illustrati a novembre, presenta anche una diversa dislocazione delle oasi naturalistiche da inserire nel parco.
Al completamento del preliminare ora lavorerà un gruppo di tecnici del Comune, che a breve dovrebbe licenziare il primo progetto, per poi iniziare a stendere il definitivo. La scadenza da rispettare è quella di giugno 2023: alla fine del mese, Viale De Gasperi avrà dovuto appaltare i lavori. «Rispetteremo le tempistiche – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – all’elaborato iniziale sono state apportate delle modifiche, ma ho piena fiducia nell’equipe tecnico-politica che sta gestendo questo lavoro».
Un approfondimento si renderà necessario per capire quanto, dell’attuale progetto, sarà realizzabile con le somme a disposizione del Comune, ovvero 2,9 milioni lordi, di cui 2.440.000 di fondi Pnrr e 450.000 euro assegnati dalla Fondazione Carisap. Parte della maggioranza, per ottenere un successo privo di ombre, avrebbe anche avanzato l’idea di stornare parte delle risorse destinate al lungomare sul Ballarin.
Ma per il momento questa è soltanto un’ipotesi. Al momento, è certo che l’Amministrazione Spazzafumo ha deciso di continuare a camminare per la propria strada, lasciando che le voci contrarie restino attrici di ieri.
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