Assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici e terminali

ASCOLI - Il servizio è stato garantito sul territorio di riferimento della Fondazione Carisap, anche durante la fase più acuta della pandemia, con Iom, Ail, Gea e Bianco Airone. Oggi alla Bottega del Terzo Settore la presentazione dei risultati della co-progettazione: 5.977 interventi di cura e assistenza sanitaria a domicilio, 921 servizi di trasporto e accompagnamento di pazienti
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Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

Si è conclusa la prima fase, sperimentale, della co-progettazione “Assistenza domiciliare ai malati oncologici e terminali”, realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli insieme all’Ausr Marche ed a quattro organizzazioni di Terzo Settore: Associazione Iom Ascoli onlus, Associazione Ail Ascoli “Alessandro Troiani”, Cooperativa sociale Gea, Associazione Bianco Airone onlus, che sono state selezionate dalla Fondazione nel giugno 2020. I risultati sono emersi nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi, venerdì 10 febbraio, alla Bottega del Terzo Settore di Ascoli, in Corso Trento e Trieste.

 

La Bottega del Terzo Settore

IL PROGETTO

 

Sulla base dei bisogni rilevati, sono stati definiti dai partner progettuali, in collaborazione con l’IRS (Istituto per la Ricerca Sociale di Milano), obiettivi ed azioni, finalizzati a dare continuità alle attività di assistenza domiciliare già in essere garantendo una risposta integrata ai bisogni dei pazienti oncologici e terminali tramite interventi a domicilio su tutto il territorio di competenza della Fondazione, introducendo elementi di innovazione. Per garantire l’unitarietà della presa in carico del paziente, ad esempio, è stata attivata la figura della Case manager, che ha coordinato l’intervento dei professionisti coinvolti favorendo il rapporto tra la famiglia, l’unità operativa domiciliare, l’Asur e i medici curanti. L’assistenza domiciliare viene erogata in forma gratuita portando a casa dei pazienti le cure necessarie per affrontare la malattia, in un contesto familiare accogliente e sicuro. In funzione delle necessità del paziente, l’intervento prevede l’assistenza clinica, la somministrazione di farmaci, l’esecuzione di prelievi e trasfusioni e altre tipologie di prestazioni.

 

Dall’avvio delle attività progettuali sono stati realizzati complessivamente 5.977 interventi di cura e assistenza sanitaria a domicilio a favore di 248 pazienti. Distinguendo in base alla tipologia di prestazione erogata, sono state effettuate complessivamente: 2.566 prestazioni di operatori sociosanitari a domicilio, 811 assistenze psico-oncologiche (oltre a 717 ore di consulenza erogate in presenza presso i Day Hospital dell’Oncologia dei due Distretti sanitari e nel reparto di Ematologia), 525 visite mediche a domicilio, 2.566 prestazioni fisioterapiche a domicilio, 244 servizi da parte di volontari (tra servizi di cura e consegna di presidi sanitari).

 

Il progetto ha inoltre attivato prestazioni di assistenza amministrativa e servizi di accompagnamento e trasporto per pazienti oncologici. Dall’avvio delle attività progettuali, la rete ha erogato 240 assistenze amministrative e 921 servizi di accompagnamento e trasporto ad un totale di 272 utenti. Il servizio di trasporto non si è interrotto neanche durante la fase più acuta della pandemia, grazie alla dotazione di idonei dispositivi di sicurezza.

 

È stata infine realizzata una attività di formazione e sensibilizzazione sui temi dell’assistenza ai malati oncologici e terminali, in collaborazione con i servizi sanitari e sociosanitari. Oltre alla stampa e alla diffusione capillare di materiale informativo presso i presidi medici del territorio, ad ottobre 2022 sono stati organizzati due incontri formativi presso Bottega del Terzo settore, ai quali hanno partecipato oltre 20 oncologi, psicologi, medici di medicina generale e caregiver.

 

Mario Tassi

Mario Tassi, presidente Fondazione Carisap: «I risultati ottenuti dal progetto di assistenza domiciliare integrata dimostrano che il lavoro di squadra moltiplica il valore dei singoli. La Fondazione è intervenuta soprattutto per mettere ciascun partner nelle condizioni di rendere al meglio, con il fine ultimo di dare un sostegno concreto e qualitativamente alto alle persone e alle famiglie che, purtroppo, non stanno vivendo una situazione facile. Credo che l’aver assicurato in questi due anni di attività l’assistenza domiciliare anche nel momento di pandemia più acuto rappresenti una conferma della volontà, della tenacia, della attenzione alla fragilità che i volontari e gli operatori di Terzo settore ogni giorno mettono in campo in modo encomiabile».

 

Vania Carignani

Vania Carignani, commissario Ast di Ascoli: «Il progetto realizzato rappresenta un esempio di collaborazione e di successo tra le istituzioni pubbliche, private e terzo settore. Le sinergie sviluppate consentono di integrare e migliorare, i servizi sanitari e socio sanitari garantiti ai nostri cittadini. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso gli ottimi risultati, sinora raggiunti, con il servizio reso a tale categoria di pazienti fragili».


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