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Sport e Quintana in lutto per la morte di Alighiero Pignoloni

ASCOLI - Grafico pubblicitario per diverse aziende del territorio, la sua grande passione era il tiro con l'arco. Fu tra i fondatori della Compagnia Arcieri Piceni e, dopo qualche anno, della Askalaie. Maestro d'arceria e istruttore molto preparato, ha insegnato la disciplina ad uno stuolo di allievi che oggi praticano questo sport. Vinse ben cinque volte la gara quintanara degli arcieri congedandosi nel 2006 quando, a 62 anni, fece sua "La Brocca d'Oro". Aveva 78 anni. L'ultimo saluto alla camera mortuaria dell'ospedale, il funerale giovedì a Villa Pigna
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Alighiero Pignoloni

 

di Andrea Ferretti

 

Quintana e sport in lutto ad Ascoli per la morte di Alighiero Pignoloni, fondatore della Compagnia Arcieri Piceni (insieme a Raimondo Cipollini e Sebastiano Marrone) e, dopo diversi anni, della Compagnia Askalaie, una delle persone che hanno fatto scoprire ad Ascoli il mondo dell’arceria che oggi è praticato da tanti atleti e semplici appassionati, ma a quel tempo una rarità.

 

Alighiero lascia la moglie, un figlio e una figlia che da tempo vivono a Milano e Bologna. Aveva 78 anni e ha lavorato per decenni come grafico pubblicitario per alcuna aziende del territorio aveva.

 

E’ possibile portargli l’ultimo saluto presso la camera mortuaria dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli. Il funerale sarà celebrato giovedì 23 febbraio alle ore 10 nella chiesa di San Luca Evangelista a Villa Pigna.

 

La sua passione, una scuola di vita, una filosofia, come ripeteva ai suoi allievi, era il tiro con arco. Era infatti un maestro d’arceria ed è stato istruttore di numerosi ragazzi, ma anche persone meno giovani, che hanno poi intrapreso la disciplina gareggiando sia a livello regionale e nazionale nelle varie specialità e categorie contemplate dal tiro con l’arco.

 

Era stato anche trai primi protagonisti della gara quintanara che all’inizio si chiamava “La Freccia d’Oro” e oggi “Palio degli Arcieri”. Scagliò le sue frecce per la prima volta nella seconda edizione delle gare (1995) per il Sestiere di Porta Maggiore. Poi scelse, inevitabilmente, i colori rossoazzurri di Porta Romana, il suo quartiere, lui cresciuto nella casa di Via dei Saladini, nel cuore del centro storico.

 

Con Porta Romana ottenne due vittorie, nel 1996 e nel 1999, sfidando arcieri molto più giovani di lui e dando vita a duelli che restano nella storia di questa gara come quelli con il plurivincitore Claudio Scoppa di Porta Tufilla. A quel tempo la gara era tra arcieri singoli, poi dal 2004 si trasformò a squadre composte da tre arcieri. Vinse subito anche lì, ma con addosso i colori gialloblù di Porta Solestà, ripetendosi anche nel 2005 e nel 2006.

 

In quest’ultima edizione riuscì nell’impresa di congedarsi dalle gare, e dal pubblico che lo seguiva sempre con grande interesse, vincendo la gara singola de “La Brocca d’Oro”. Aveva 62 anni, e resta l’arciere più anziano che l’abbia mai vinta.


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