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Chiusura dell’Agenzia delle Entrate, Antonio Spazzafumo: «Si tenga conto dell’utenza»

SAN BENEDETTO - La necessità di mantenere i servizi in Riviera è stata ribadita dal sindaco rivierasco durante l'incontro di questa mattina con i rappresentanti del territorio Piceno
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La sede dell’Agenzia delle Entrate di San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

L’Agenzia delle Entrate potrebbe essere riassorbita dalla direzione provinciale: il sindaco Antonio Spazzafumo si riunisce con i sindaci del comprensorio per discutere dell’annunciata chiusura della sede sambenedettese e delle conseguenze che ciò comporterà non solo per i sambenedettesi ma anche per i residenti delle realtà confinanti che utilizzano questo servizio.

 

All’incontro di questa mattina hanno preso parte il sindaco di Monsampolo Massimo Narcisi, la vicesindaco di Monteprandone Daniela Morelli e il consigliere comunale di Grottammare Flavio Vespasiani. Nel corso della riunione è stato ribadito quanto sia importante che i principali servizi della pubblica Amministrazione siano collocati vicino a dove la gente vive e lavora rilevando che la cosiddetta “razionalizzazione” che è stata avviata nella dislocazione degli sportelli dell’Agenzia, con la concentrazione ad Ascoli Piceno e Fermo, rischia di essere estremamente penalizzante per un vasto territorio.

 

I rappresentanti dei Comuni hanno quindi concordato sulla necessità di individuare soluzioni alternative e condivise avanzando, tra le altre, l’ipotesi di richiedere una revisione dei parametri per l’individuazione delle sedi dei servizi che tengano conto dell’affluenza reale degli utenti.

 

«Auspico – ha detto il sindaco Spazzafumo – che da questa prima riunione scaturisca un percorso condiviso tra tutti gli amministratori del comprensorio. Gli utenti devono poter raggiungere in maniera agevole i servizi essenziali della pubblica Amministrazione. Ferma restando la necessità di razionalizzare il numero di uffici presenti sul territorio, nello scegliere quali debbano essere chiusi bisogna tenere conto di quanti siano gli utenti che effettivamente vi si rivolgono e dunque ragionare avendo presenti le necessità reali».


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