Chantal Bomprezzi con la nuova squadra
di Antonio Bomba
(Foto di Giusy Marinelli)
Ore 10.39. Chantal Bomprezzi diventa ufficialmente segretaria regionale del Partito Democratico. La proclamazione è avvenuta questa mattina durante l’assemblea regionale in cui è stata eletta anche Silvia Venerucci come Presidente dell’assemblea e nominata la segreteria del partito.
Presenti anche Curti (a sinistra) Casini (al centro), Ameli (a destra in alto) e Procaccini (a destra in basso)
Bomprezzi ha anche nominato i membri della segreteria e dei vari direttivi, tutti all’insegna della discontinuità. Matteo Terrani è pertanto il vicesegretario, Andrea Belegni il coordinatore, Marco Belardinelli il responsabile organizzativo e Giorgia Sampaoli la tesoriera. Completano la squadra Saura Casigliani, Daniele Sturani, Andrea Salvatori, Manuela Ciaruffoli, Claudio Cavallaro e Sara Calisti.
Poi, come invitati permanenti Andrea Del Monte in rappresentanza di Articolo 1, Chiara Croce per i giovani iscritti e la futura portavoce della conferenza delle donne, carica al momento vacante.
Oltre a tutti gli esponenti del partito già indicati erano presenti, tra gli altri, gli onorevoli Augusto Curti, Alberto Losacco (commissario del partito regionale fino ad oggi) e Francesco Verducci, l’ex parlamentare Alessia Morani, la consigliera regionale Anna Casini, il segretario provinciale di Ascoli Francesco Ameli ed il consigliere comunale di Ascoli Angelo Procaccini.
Chantal Bomprezzi
É stata una giornata dal bicchiere mezzo pieno per chi ha visto tutto quanto l’accaduto odierno un momento di unione e l’inizio di un vero percorso condiviso. Un dì dal bicchiere mezzo vuoto invece per chi ha giudicato negativamente proposte, rifiuti e posizionamenti sulla scacchiera del Pd.
Niente coltelli o spaccature profonde, ma, è certo, una reciproca diffidenza tra le varie correnti ancora permane e sarà così almeno per un pò.
Il primo momento catartico è stata la proposta della mozione Bomprezzi a Venerucci come presidente dell’assemblea: è stata eletta con 52 voti validi, 32 bianche e un voto a Francesco Comi che nemmeno era candidato. «Ma come, Elly Schlein ha proposto la presidenza a Stefano Bonaccini e qua Bomprezzi non lo fa con Bellomaria? E poi perché votano bianca?» hanno mugugnato alcuni degli oltre 150 presenti alla sala riunione della Figc.
Angelo Procaccini e l’onorevole Augusto Curti
Il secondo momento topico c’è stato nel discorso di insediamento di Bomprezzi, la quale ha proposto a Bellomaria la vicesegreteria in segno di unione e rispetto della posizione di minoranza. Ma Bellomaria, che ha parlato subito dopo di lei, ha risposto con un no. «Saremo gregari – ha specificato la vicesindaca di Cerreto d’Esi – in questa prima fase. Si usa così, ma nulla esclude di entrare successivamente. Giudicheremo temi e fatti, non le persone. E poi vogliamo parlare di proposte, non di posti. Per noi conta solo questo».
Insomma quasi tutto bene anche se i principali esponenti delle due mozioni la pensano allo stesso modo, cioè positivamente.
«Il messaggio che arriva dall’assemblea – dice Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale e tra i maggiori sostenitori di Bomprezzi – è di distensione. La maggioranza tende la mano alla minoranza. Anche l’astensione è un segnale positivo in quanto non c’era un secondo nome proposto alla presidenza e nessuno ha votato contro. Mi auguro pertanto che il tempo lasci spazio a delle integrazioni di segreteria».
Alessia Morani
«Il clima è positivo – spiega invece Maurizio Mangialardi – la non presentazione di un candidato alternativo (alla presidenza, ndr) è di per sé un buon segnale.
Si lavora per una gestione unitaria ma per accettare la vicesegreteria (da parte di Bellomaria, ndr) serve una lettura più condivisa. Un ingresso in futuro è dunque possibile nella piena responsabilità di tutti».
Tornando proprio alla segretaria, nel suo discorso Bomprezzi, oltre ai punti del programma, ha ricordato che «Vorrei fosse un giorno di festa per tutto il Pd delle Marche. Visitare i territori e parlare con le persone è stato un autentico arricchimento. Ripartiamo da questa ritrovata fiducia verso la cittadinanza. Il Partito Democratico non può rimanere chiuso nelle proprie stanze ma deve rimanere aperto. Perché qui si parla di sinistra e dei bisogni della gente».
Sara Calisti e Matteo Terrani
«L’esito delle votazioni è stato inequivocabile – ha poi preso parola l’ex antagonista Bellomaria, uscita sconfitta alle elezioni del 26 febbraio – è la mia segretaria e la riconosco come tale. Metto pertanto il “mio” 47% ottenuto a disposizione, a scopo unitario. Perché l’unità è un’urgenza assoluta di questo partito e rispetteremo il ruolo di Chantal».
Ha trattenuto invece a fatica l’emozione Silvia Venerucci di Sassocorvaro, per il suo nuovo incarico «Sento tanta responsabilità. Agirò con serietà, rigore, imparzialità e spirito unitario».
Lia Straccio
L’assemblea si era aperta con la presidente della commissione Paola Castricini che ha chiesto un applauso per la storica militante Lia Straccio, indicata come colei che «Ha portato avanti il partito in questi anni di difficoltà» ottenendo una standing ovation. Dopodichè la stessa Castricini, lasciato il posto alla presidente Venerucci, è stata da quest’ultima invitata a restare sul palco in onore del lavoro svolto» sempre in questo periodo impervio, lo aggiungiamo noi.
Antonio Mastrovincenzo a colloquio con Alessia Morani
Paola Castricini
Chantal Bomprezzi a colloquio con i militanti del partito
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