Un po’ di Ascoli in Spagna: “L’Annunciazione” di Reni al Prado di Madrid

ARTE - La preziosa tela custodita nella Pinacoteca Civica è stata prestata al museo madrileno. Resterà lì fino al 7 luglio per la mostra sul pittore bolognese, dove sono attesi migliaia di visitatori da tutto il mondo. Un tesoro che in origine fu realizzato per la Chiesa della Scopa
...

 

di Luca Capponi 

 

In origine era custodita nella Chiesa di Santa Maria della Carità (o della Scopa), poi andò ad impreziosire la Pinacoteca Civica di Piazza Arringo, rappresentando una delle tele più ammirate e ricercate. Da oggi, e fino al prossimo 9 luglio, sarà però in terra iberica. Precisamente nel prestigioso Museo del Prado di Madrid. Lì, infatti, è stata appena inaugurata la mostra temporanea dedicata al pittore bolognese Guido Reni.

Un dettaglio del quadro di Reni volato a Madrid

 

E tra le 73 opere esposte, appunto, vi è anche “L’Annunciazione” prestata dalla pinacoteca ascolana, un olio su tela (237×154 cm) che Reni realizzò su commissione di Leonora Alvitreti. Per ospitare il quadro, la donna fece eseguire la cappella a stucco nel 1626 dedicata in “honorem gloriosae Deiparae Virginis” tre anni dopo, nel 1629, come scritto nel medaglione della cimasa.

 

Come “moneta di scambio”, il Prado ha inviato tra le cento torri “Abramo che adora i tre angeli” di Luca Giordano, artista napoletano nato nel 1634 e scomparso nel 1705. 

Il direttore dei Musei Civici Papetti

Non è ovviamente la prima volta che la Pinacoteca invia i suoi gioielli altrove, grazie al beneplacito del direttore dei Musei Civici Stefano Papetti. Proprio “L’Annunciazione” di Reni, nel 2017, finì in Sicilia per un’esposizione organizzata a Nicosia, in provincia di Enna. Nell’ottobre del 2022, invece, “L’Angelo ribelle” su sfondo rosso di Osvaldo Licini volò a Milano per una mostra sul genio marchigiano allestita presso la Pinacoteca di Brera. Andando ancora a ritroso, ecco le due opere di Giovanni Battista Crema partite per Ferrara, alla volta del Castello Estense, e il “Paolo e Francesca” dello scultore ascolano Romolo Del Gobbo, arrivato a Forlì.

 

Momenti di alta connessione artistico-culturale, che portano il buon nome di Ascoli in giro per l’Italia e non solo. Per tornare al Prado, ad esempio, basti citare le parole del direttore Miguel Falomir, che ha definito la mostra «magnifica e irripetibile». Tra le opere esposte, anche “L’Immacolata concezione” prestata dal Metropolitan di New York, la “Strage degli innocenti” della Pinacoteca Nazionale di Bologna e “Il trionfo di Giobbe” scampato al rogo di Notre-Dame, a Parigi, nel 2019; motivo per cui sono previsti, da qui a luglio, migliaia di visitatori da tutto il mondo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X