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Da Klimt a Chagall, l’arte si racconta attraverso la musica

ASCOLI - Il 5 maggio al Filarmonici arriva "Ratamacue, il ritmo dell'arte", lo spettacolo di Carlo Vanoni e Phil Mer. Uno storico dell'arte ed un batterista per un suggestivo viaggio che parte dal pittore senese Duccio di Boninsegna ed arriva ai giorni nostri. Una tappa di avvicinamento al Premio "Licini" 2023
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di Luca Capponi 

 

L’idea arriva direttamente da un premio Oscar, quel “Birdman” che nel 2015 vinse ben quattro statuette. Oltre alla star Michael Keaton ed alla regia di Alejandro Iñárritu, il film vanta una colonna sonora particolare, composta per la maggior parte da ritmiche di sola batteria scritte ed eseguite da Antonio Sánchez.

Carlo Vanoni e Phil Mer

 

Ed è un altro batterista di talento, Phil Mer, il protagonista di “Ratamacue, il ritmo dell’arte“, spettacolo che il musicista ha ideato insieme allo storico dell’arte Carlo Vanoni. Perchè lo scopo è proprio quello: raccontare l’arte con la musica, nello specifico con la batteria. Una sfida che nessuno aveva mai affrontato fino ad ora, e che il 5 maggio arriverà anche tra le cento torri, esattamente al Teatro Filarmonici con inizio alle 21,15 (ingresso gratuito su prenotazione ad artecontemporaneapicena@gmail.com). L’evento rappresenta una tappa di avvicinamento al Premio “Licini” 2023, iniziativa targata Fainplast che quest’anno giunge alla sua terza edizione.

 

Un’anteprima sicuramente pregna di spunti, che vede da una parte Vanoni, figura poliedrica, autore, storico, ideatore di BienNoLo (la prima Biennale d’arte milanese), e dall’altra la classe musicale di Mer, figlio d’arte (il papà è Red Canzian dei Pooh) che vanta esperienze al fianco di gente come Pino Daniele, Patty Pravo ed Enrico Ruggeri, per quello che rappresenta un vero e proprio viaggio che parte da Duccio di Boninsegna, pittore senese vissuto tra il 1200 ed il 1300, e arriva fino ai giorni nostri passando per Robert Rauschenberg, Yves Klein, Chagall, Klimt, Burri e tanti altri. La regia è di Marco Rampoldi.

 

Tanti gli aspetti che uniscono i due. Mer, ad esempio, è laureato in storia dell’arte, mentre Vanoni è diplomato in chitarra jazz contemporanea. Entrambi, poi, hanno la passione del collezionismo. Da un incontro così va da sè che dovesse nascere qualcosa di interessante.

 

Dopo la partecipazione ad Arte Fiera, lo scorso febbraio in quel di Bologna, il premio promosso da Fainplast in collaborazione con l’associazione Arte Picena Contemporanea ed il Comune di Ascoli torna dunque a far parlare di sè. In attesa di una nuova edizione che si preannuncia partecipata ed in grado di confermare la qualità di una iniziativa ormai divenuta punto di riferimento per l’arte contemporanea nazionale.


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