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Ancora una crisi in maggioranza? Serve una svolta su sanità e bilancio

SAN BENEDETTO - Nel prossimo Consiglio comunale l'Amministrazione si reggerà sulla presenza di Umberto Pasquali, ai ferri corti con Gino Micozzi su sanità e opere pubbliche. Per tamponare la situazione sarà necessaria una svolta anche sul bilancio
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Va in scena una nuova crisi all’interno della maggioranza: per risolverla serve fare marcia indietro su sanità e bilancio

 

di Giuseppe Di Marco

 

C’era bisogno di una nuova crisi in maggioranza? Quale che sia la risposta, la tenuta dell’Amministrazione è ora messa a repentaglio: il verdetto finale potrebbe essere sancito il 22 aprile, giorno in cui andrà in scena il prossimo Consiglio comunale.

 

A dettare le regole del gioco, ancora una volta, è Umberto Pasquali. Il consigliere del gruppo misto infatti non ha partecipato alle ultime riunioni di maggioranza, alle commissioni e nemmeno al Consiglio aperto sul Ballarin. Assenze che pesano: se il consigliere dovesse disertare anche la prossima riunione in emiciclo, l’Amministrazione comunale cadrebbe.

 

Cosa si dovrebbe cambiare? Perché Pasquali rientri nei ranghi, sarà necessario operare modifiche al bilancio e, contestualmente, si dovrà imprimere una svolta anche nel capitolo sanitàopere pubbliche. In che senso? Per quanto riguarda il bilancio, l’Amministrazione dovrà mettere in atto i cambiamenti chiesti ieri dal blocco di centrosinistra. Secondo CanducciBottiglieriMarchegiani, infatti, l’avanzo non può essere destinato a spesa corrente permanente, mentre il rendiconto devono essere integrate le asseverazioni debiti-crediti nei confronti delle società partecipate.

 

Ma il vero oggetto del contendere è la questione ospedale: si ricorderà infatti come Pasquali non sia mai stato favorevole alla location individuata a Ragnola. E, da qualche settimana, il sospetto è che questa superficie non sia realmente idonea per ospitare il futuro nosocomio della Riviera, nonché la casa di comunità e la casa della salute. I sospetti, in tal senso, sono corroborati dal caso dell’ex ragioneria, assurto agli onori delle cronache qualche settimana fa. Infine, altro problema sarebbe la gestione dei lavori pubblici, come Ballarinsottopasso di Via Mare, nelle quali il Comune si troverebbe in grande difficoltà.

 

Tutte queste pratiche, da quella sanitaria a quella dei lavori, sono accomunate da un elemento: il consigliere Gino Micozzi, dal cui operato Pasquali ora prende le distanze. Il nodo, quindi, è questo: se il ruolo del consigliere di Libera non verrà ridimensionato, l’Amministrazione non potrà andare avanti.

 

Intanto, sulla questione del “Capriotti” torna anche la minoranza. «E’ evidente che siamo governati da un campione del “non so niente” – afferma Pasqualino Piuntiche si è riempito la bocca di Ballarin e sanità, ma finora con risultati mediocri. Il “Capriotti” è della Provincia: come si può anche solo pensare di spostarlo?».


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