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Il bilancio si salva in corner, ma la minoranza sbotta: «E’ un pasticcio enorme»

SAN BENEDETTO - Piunti chiede di sospendere il punto, ma la richiesta non passa per un voto: con Marchegiani assente e Laghi astenuta, la maggioranza si regge su 12 voti
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Paolo Canducci attacca l’Amministrazione comunale sul rendiconto di bilancio

 

di Giuseppe Di Marco

 

Sul rendiconto di bilancio, quello dell’Amministrazione comunale è stato un vero e proprio salvataggio in corner. Il corposo documento è stato approvato solo dopo un’accesa discussione durante la quale la minoranza ha anche richiesto il rinvio del punto. Una proposta bocciata, ma grazie all’apporto di appena 12 consiglieri. Appena un consigliere in più rispetto all’opposizione, tra i cui ranghi si è però registrata l’assenza di Annalisa Marchegiani.

 

Nel merito, il rendiconto ha incassato critiche accese e una difesa piuttosto timida. Il blocco di centrosinistra infatti aveva chiesto, alcuni giorni fa, di ritirare le delibere sul rendiconto e sull’avanzo. Il vertice comunale, per tutta risposta, aveva dato input di modificare gli atti che sarebbero andati in Consiglio. Nell’emendamento, però, vengono unicamente registrate le asseverazioni di Ato 5Ata RifiutiPicenambiente spaCiip. Peraltro, in quest’ultimo caso, i dati del Comune e della partecipata divergono profondamente. Altri 7 enti hanno inviato dati non asseverati, mentre gli ultimi 6 non hanno proprio inviato nulla.

 

«Questo bilancio è un grosso pasticcio – ha detto Paolo CanducciNon si capisce perché questa amministrazione, a cui abbiamo teso una mano, stia andando contro un muro. Questo emendamento lascia ancora moltissimi dubbi. Quand’è che direte basta? È inutile andare avanti in questa maniera. Se questo fosse un compito in classe, avrebbe un voto minimo. Il rendiconto era sbagliato, l’emendamento è ancora peggiore».

 

A protestare contro il rendiconto è stato anche il blocco di destra. Pasqualino Piunti ha chiesto il rinvio del punto: la proposta, messa ai voti, non è passata per un solo voto in più della maggioranza, in cui però si è registrata l’astensione di Silvia Laghi. Un momento difficilissimo, anche perché se la consigliera Annalisa Marchegiani fosse stata presente, la maggioranza sarebbe andata sotto. La coalizione di governo si assottiglia, mentre il countdown alla fine del mandato segna ancora tre anni e mezzo. Tutti in salita.


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