Laura Gorini, Luigi Cava, Lorenzo Marinangeli, Pasqualino Piunti, Andrea Traini, Nicolò Bagalini, Annalisa Ruggieri ed Emanuela Carboni
di Giuseppe Di Marco
«L’Amministrazione comunale è allo sbando: sa solo copiare e lo fa anche male. Ci auguriamo che rassegni al più presto le dimissioni». La destra cittadina torna all’attacco del sindaco Antonio Spazzafumo e della coalizione di governo, che ha da poco superato, con margine strettissimo, lo scoglio del bilancio consuntivo.
A rinnovare le critiche sono stati, questa mattina, Luigi Cava, Andrea Traini e Nicolò Bagalini (FdI), Laura Gorini e Lorenzo Marinangeli (Lega), Annalisa Ruggieri e Pasqualino Piunti (Forza Italia) ed Emanuela Carboni (San Benedetto Protagonista). Assente, invece, il capogruppo azzurro Stefano Muzi, la cui mancata partecipazione ha destato le perplessità del restante blocco.
«Nell’ultimo Consiglio – ha esordito Ruggieri – c’è stata la conferma di una maggioranza scollata in cui l’assessore Pellei è stato lasciato palesemente solo dall’attuale maggioranza. La frammentazione della maggioranza a un anno e mezzo dall’insediamento diventa pericolosa per una città di 50.000 abitanti: con le possibilità offerte dai fondi Pnrr, rimaniamo congelati a causa di un’incapacità amministrativa e politica».
La Lega si concentra, quindi, sul Ballarin: «Per la curva sud, abbiamo assistito ad un vero e proprio balletto – ha asserito invece Gorini – Siamo stati convocati a novembre per visionare un progetto, ma poi ci è stato detto che i soldi per realizzarlo non c’erano. La confusione regna anche sul Parco marino: il 13 e 14 maggio organizzeremo un’apposita raccolta firme per scongiurare questa iniziativa. E, di sicuro, non faremo mai da stampella a questa Amministrazione».
«Siamo di fronte allo sfascio di questa Amministrazione – ha aggiunto quindi Cava – che sa soltanto fare copia e incolla delle iniziative che portammo avanti noi. La Regione invece si sta prodigando per San Benedetto, e ricordo che prima, in Riviera, non arrivava nulla. Come centrodestra, in ogni caso, rivendichiamo un’opposizione diversa sia da quella del centrosinistra sia da quella dei transfughi della maggioranza».
A tornare sul bilancio è ancora una volta un membro di Fratelli d’Italia: «Gli stessi revisori hanno manifestato perplessità sulla delibera – ha fatto notare Traini – E’ indubbio che quella del rendiconto era un’occasione buona per dare un indirizzo chiaro alla macchina comunale. Indirizzo che ad oggi non c’è, visto che non esiste un’unicità di visione. Abbiamo chiesto più volte un contraddittorio in commissione, su ogni argomento, ma non c’è mai stato».
La sanità, invece, è stata tirata in ballo dalla Lega: «Ma come si può anche solo pensare di spostare l’Istituto “Capriotti”? – ha tuonato Marinangeli – Diciamoci la verità: quell’area desta tante perplessità: per l’ospedale avrei visto meglio l’area Brancadoro, ma il Comune non se ne è nemmeno interessato. Il sindaco dice che è passato solo un anno e mezzo, ma in questo lasso ha fatto pochissimo e male. Oramai non gode più del consenso dell’elettorato».
Il sociale, com’era prevedibile, è rimasto appannaggio della Carboni: «Nel bilancio – ha detto l’ex assessore – circa 500.000 euro erano stati destinati ai servizi sociali. Ora non è più così, e credo che debba essere convocato un altro consiglio per riallocare le risorse. Spero si torni a ragionare anche sugli sgravi Tari in base all’Isee. Infine, in commissione sanità i primari hanno evidenziato che il sindaco ha un grande potere: ma noi, il primo cittadino, non lo abbiamo mai visto. Spero rassegni le dimissioni quanto prima».
Altro cavallo di battaglia è il confronto con il territorio. «Non abbiamo più alcuna autorevolezza, non siamo più leader in nulla – ha affermato l’ex sindaco Piunti – Ciò è evidente, ad esempio, per il turismo: i numeri sono buoni, ma dopo due anni di pandemia era ovvio. E voglio ricordare che lo scorso ferragosto siamo andati sulle cronache nazionali per la fuga di turisti causata dalla vicenda ombrelloni. E cosa dire del decoro urbano? La città è sporca, abbiamo raggiunto i minimi storici».
A chiudere la disamina, quindi, è stato Bagalini: «Nello scorso Consiglio c’è stata una vera e propria resa dei conti. In politica parlano i numeri, e questi non ci sono più: siamo di fronte all’operato di un’”armata Brancaleone” il cui unico collante è stato l’anti-Piuntismo. Nella situazione attuale, mentre i paesi limitrofi si vantano dei fondi intercettati dal Pnrr, noi portiamo sugli scudi solo l’ordinaria manutenzione».
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