Ermanno Consorti, Alessandro Bollettini, Rachele Laversa, Roberto Bovara e Virginia D’Angelo
di Giuseppe Di Marco
Nessuno sconto all’Amministrazione Spazzafumo: contro il sindaco tornano a scagliarsi i membri della coalizione che alle scorse elezioni appoggiò Paolo Canducci. La richiesta non potrebbe essere più chiara: dimissioni immediate.
A prendere le distanze dall’attuale maggioranza sono elementi del Psi, Verdi, Azione e Democratici per Canducci. Le materie non cambiano molto rispetti ai giorni scorsi: si va dal bilancio alle opere pubbliche, alla crisi di maggioranza.
«In bilancio sono stati fatti evidenti pasticci – esordisce Roberto Bovara – Il problema nasce dal previsionale, che doveva contenere risorse adeguate. Le spese correnti di un preventivo devono sempre essere coperte da entrate correnti: non si può portare a pareggio un importo di 3 milioni derivanti da accertamenti, che sono entrate straordinarie, peraltro da riscuotere. L’assessore Pellei, all’insediamento, disse di aver istituito un ufficio riscossione interno al Comune, ma ora è chiaro che questo ha grandi difficoltà, visto che vengono stralciati circa 16 milioni di crediti futuri». Sul tema torna anche l’altra socialista intervenuta, Rachele Laversa: «Temiamo per il destino della città – dice la segretaria comunale – bisogna garantire il riequilibrio delle risorse, perché vengano finanziati servizi fondamentali. Chiediamo quindi le dimissioni dell’assessore al bilancio».
Per i Verdi interviene Virginia D’Angelo, che elenca le numerose problematiche in tema lavori pubblici: «Se ci guardassimo attorno noteremmo voragini in qualunque strada – dice la portavoce – buchi paragonabili a quelli dell’attuale bilancio. Siamo sommersi da questioni irrisolte, come quella del sottopasso di Via Mare, ad oggi impercorribile. E se non ricordo male era stata promessa, nel novembre 2021, la riqualificazione dei parchi: annuncio completamente disatteso. La speranza è che il sindaco vada a casa». Rinasci San Benedetto è invece rappresentato da Edward Alfonsi, che attacca il vertice comunale sui finanziamenti persi: «Per intercettare risorse servono progetti adeguati, ma noi siamo la Regione con il minore accesso ai fondi europei. E se la nostra Amministrazione è impegnata a litigare come pensa di farcela? Tagliando sul sociale? O sul turismo?»
Società partecipate e lungomare sono invece i temi scelti dai Democratici: «Dove sono le asseverazioni debiti-crediti nei confronti delle partecipate? Dovevano essere inserite nel bilancio – tuona Sabrina Gregori – I debiti nei confronti delle partecipate possono diventare debiti fuori bilancio, che a loro volta possono condurre al dissesto. L’Amministrazione rimetta a posto in conti e poi se ne vada: l’incompetenza finora dimostrata è fin troppo grave». «Il lungomare non è ancora terminato – aggiunge Ermanno Consorti – Lì c’era già in essere un appalto, però il contratto è stato risolto. Forse non piaceva il progetto? In tal caso, un nuovo elaborato come si inserirebbe nel progetto del compianto architetto Farnush Davarpanah? Per fare un bando ci vuole tempo: quel lungomare rimarrà così per altri due anni».
Spazio anche ai calendiani, rappresentati da Alessandro Bollettini: «Questa squadra non ha più senso di esistere, perché non ha mai avuto una visione d’insieme né un programma condiviso – conclude il segretario comunale di Azione – Il risultato è l’assenza stessa di risultati. Spazzafumo è riuscito a fare peggio di Piunti, e non era affatto facile. Sul Ballarin e sulla piscina è stato fatto un disastro. In due anni, del Palariviera non si è detto nulla e i Consigli comunali somigliano a spettacoli cabarettistici. La maggioranza, dopo l’ultima seduta, non esiste più».
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