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La Bambinopoli sarà riassegnata nel 2024, Capriotti: «Area pulita entro quest’estate»

SAN BENEDETTO - Prima di riqualificare la superficie, il Comune dovrà trattare l'acquisto dei beni che vi insistono con il privato proprietario. A breve, in Viale Buozzi, partiranno i lavori di rifacimento della balaustre storiche
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L’ex Bambinopoli

 

di Giuseppe Di Marco

 

Il bando per la gestione della Bambinopoli di Viale Buozzi verrà emanato nel 2024. A dirlo è il vicesindaco Tonino Capriotti, che ha messo quest’opera di riqualificazione in cima alla lista di priorità da sbloccare entro fine mandato.

 

La decisione è emersa nel corso dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio fra l’assessore ai lavori pubblici e i referenti del settore. Il rendez vous è stata l’occasione per iniziare a concertare la programmazione comunale assieme al nuovo dirigente d’area, ingegner Mauro Bellucci.

 

«Il bando slitterà all’anno prossimo – afferma Capriotti – per quest’anno non credo che riusciremo ad assegnare il bene. Per quest’estate, però, effettueremo la pulizia dell’area». Si ricorderà come, a fine 2022, il Comune avesse stanziato 35.000 euro per rimettere in sesto la location. Nessuna operazione sarà possibile, però, se prima non verrà stipulato un accordo con il privato proprietario del manufatto fisso e delle attrezzature tuttora presenti alla Bambinopoli.

 

Il Comune infatti avrebbe intenzione di acquistare tutti i beni che insistono sulla superficie per poi ripulirla e affidarla, tramite procedura di evidenza pubblica, ad un nuovo gestore. Non è ancora chiaro, però, quale sia il valore economico delle attrezzature di cui il Comune vorrebbe appropriarsi. Gli uffici di Viale De Gasperi, a inizio anno, hanno iniziato a computare una stima da presentare al privato.

 

Nel corso delle prossime settimane, inoltre, dovrebbero partire anche i lavori di riqualificazione delle balaustre di Viale Buozzi, in buona parte rovinate o danneggiate da atti vandalici. L’opera beneficerà di un finanziamento della Regione Marche, che in questo modo intende rimettere in sesto il “salotto buono” della Riviera.


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