I referenti del neonato comitato “Creiamo la Provincia di San Benedetto-Ascoli”: Elio Core, Davide Portelli, Marco Di Marco, Luigi Di Emidio, Roberto D’Antonio, Emilio Santarelli, Giacomo Mattioli e Lyubov Vavrynyuk. Nel gruppo, anche Nicola Baiocchi del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”
di Giuseppe Di Marco
Si chiama “Creiamo la Provincia San Benedetto-Ascoli” ed è un comitato che si pone l’obiettivo di promuovere la costituzione di un nuovo referente istituzionale al fine di equiparare le due maggiori città del Piceno.
Il gruppo, formatosi il 5 maggio, non ha ancora eletto le proprie cariche interne e per il momento include una molteplicità di cittadini rappresentati da Elio Core, Davide Portelli, Marco Di Marco, Luigi Di Emidio, Roberto D’Antonio, Emilio Santarelli, Giacomo Mattioli e Lyubov Vavrynyuk.
Insomma, un’unica istituzione per un solo territorio: «Un territorio – scrivono i membri – che negli ultimi anni ha visto sempre più penalizzata la nostra città, con la chiusura e il ridimensionamento di diversi servizi, a cominciare dal Tribunale, il depotenziamento del “Madonna del Soccorso”, su cui spicca la mancanza dell’Utic nel piano sanitario regionale, il trasferimento del Dipartimento di Prevenzione, il trasferimento del servizio dei Vigili del Fuoco». Il conto è lungo, e annovera prestazioni anche nel settore tributario e previdenziale: «Fattori, questi, che non possono essere ignorati in una città con una popolazione di quasi 47.000 abitanti».
Accoglienza turistica, densità infrastrutturale: tutte variabili che «depongono per un necessario riequilibrio del territorio Piceno, con la presenza di servizi studiati, pensati e messi laddove vi siano le reali esigenze dei cittadini: non accentrati in un unico Comune solo per la denominazione di Provincia». Ai rappresentanti istituzionali del territorio viene quindi indirizzato un appello perché prendano in considerazione, in tal senso, una riforma sostanziale.
Un obiettivo piuttosto ambizioso, che senza dubbio troverà forti resistenze: «Tuttavia la nostra perseveranza, in mancanza di risultati, ci indurrà a promuovere un referendum tra i cittadini per passare o con la Provincia di Fermo o con quella di Teramo». Inoltre, in riferimento alla nota vicenda ospedaliera, il nascente comitato ha deciso di promuovere una massiccia campagna di informazione, coinvolgendo cittadini ed associazioni di quartiere. A coronamento di tale iniziativa, a settembre si terrà una manifestazione pubblica.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati