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Arrestata la banda dei furti di auto: ha colpito anche nel Piceno, muovendosi dalla Puglia alle Marche

SONO otto i furti effettuati tra San Benedetto e Grottammare. I carabinieri di Numana (Ancona) hanno lavorato sette mesi per risalire ai cinque ladri ora rinchiusi nel carcere di Foggia, ricostruendo ben 38 colpi messi a segno nelle Marche. Qualche anno fa un'operazione simile venne effettuata dai Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli. Stesse modalità e, anche quella volta, sempre la costa picena nel mirino dei malviventi
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L’indagine è stata svolta dai Carabinieri di Numana

 

Una vera e propria banda di professionisti, specializzata in furti di auto e in azione esclusivamente di notte, percorrendo la tratta Puglia-Marche, andata e ritorno, in gruppetti da due a quattro persone e che si spostavano sempre a bordo di una sola auto.

 

Hanno colpito anche nel Piceno.

 

In cinque, scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Numana (Ancona), sono finiti in manette con l’accusa di concorso in furto continuato e aggravato.

 

I militari dell’Arma hanno ricostruito come la banda partiva dai rispettivi luoghi di residenza in Puglia, per raggiungere quelli in cui mettere a segno i furti, distanti anche centinaia di chilometri, per poi tornare nel luogo di provenienza entro le prime ore dell’alba.

 

L’inchiesta, coordinata dalla procura dorica e conclusasi dopo sette mesi di indagini, ha consentito di individuare il gruppo, formato esclusivamente da pugliesi, che ha colpito non solo nelle Marche ma anche in Abruzzo, Molise, Lazio e Puglia.

 

La banda si concentrava spesso su veicoli con marche e modelli ricorrenti come Alfa Romeo Stelvio,Volkswagen Golf, Polo, T-Cross, T-Roc, Seat Leon, Peugeot 3008.

 

La ricostruzione dei tasselli per risalire a loro, si è potuta avere anche a seguito del fallimento di alcuni furti o per il successivo rinvenimento del veicolo prima dello smontaggio delle sue parti.

 

Ciò ha contribuito dunque a far comprendere agli investigatori come avveniva la modalità del furto. Alle auto infatti veniva forzata la portiera, quindi procedevano alla rimozione e alla sostituzione delle centraline elettroniche utilizzando apparecchiature in grado di riprogrammarla, cancellando la codifica degli immobilizzatori, in modo tale di poter essere accesa con chiavi ‘nuove’.

 

La ricostruzione dei Carabinieri ha permesso di attribuire ai cinque arrestati ben 38 furti avvenuti tra luglio e ottobre 2021 nelle province di Ancona (6 nel capoluogo, 3 a Numana e 4 a Falconara); in quella di Macerata con 3 colpi a Porto Recanati; in quella di Ascoli con 8 furti tra San Benedetto e Grottammare; poi a Chieti in Abruzzo, a Campobasso nel Molise, a Latina nel Lazio, a Bari e Bisceglie in Puglia.

 

I furti erano immediatamente ripresi con l’annullamento delle restrizioni agli spostamenti tra regioni nel periodo della pandemia covid e avvenivano in località dove ci sono maggiori vie di fuga verso la rete autostradale.

 

L’indagine, denominata “Uscita 762” ha preso il via dopo il furto di un’Alfa Romeo Stelvio avvenuto nella notte del 16 luglio 2021 nella frazione di Marcelli di Numana.

 

Qualche anno fa un’operazione simile venne effettuata dai Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli. Quella volta la banda si muoveva partendo da Cerignola (Foggia). Identico il modus operandi dei malviventi. Numerosi furono gli arresti. Quelli finiti in manette stavolta sono stati rinchiusi nel carcere di Foggia.


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