Gli ultimi interventi degli “Angeli del Bello”
di Andrea Ferretti
Gli “Angeli del Bello” non si fermano mai. Altrimenti che angeli sarebbero? Ecco allora che, animati dal solito profondo senso civico, sono tornati a ripulire i muri del centro di Ascoli che vengono puntualmente imbrattati da mani anonime (ma fino a che punto anonime?) soprattutto dopo il calare del buio ma, sempre più spesso anche di giorno. Loro, un gruppo di volontari, li definiscono “interventi di ritocco”, ma il vero ritocco andrebbe fatto a quel sistema di videosorveglianza che venne installato nel centro storico negli anni in cui in tivù cominciava ad impazzare “Il Grande Fratello”.
Il sindaco di allora presentò questa novità, lo fece al Chiostro di San Francesco, e la cerimonia venne battezzata come la svolta epocale di inizio nuovo secolo, o millennio fate voi. Una spesa rilevante di denaro pubblico che ben presto si rivelò un rilevante e ingiustificato spreco di denaro pubblico. Senza se e senza ma. I fatti sono sotto gli occhi di tutti, autorità e istituzioni varie comprese, a cominciare da Questura e Prefettura e proseguendo con il Comune e il suo Comando di Polizia Municipale.
Da nessuna parte c’è stata, e c’è, traccia di un intervento, con relativa denuncia e/o sanzione nei confronti di chi imbratta i muri con tag incomprensibili alla mente umana. Mettiamola così: qualche intervento c’è stato ma è stato preferito tenerlo segreto? Impossibile, perchè sarebbe stato pubblicizzato come fosse caduta manna dal cielo con comunicati stampa, video, foto, interviste e chi più ne ha ne metta.
Ecco allora che da anni gli “Angeli del Bello” si sono sostituiti, volentieri e soprattutto gratuitamente, ad un lavoro che, trattandosi di luoghi pubblici di una città, dovrebbe spettare all’Amministrazione comunale. Ma poi viene magari tirato fuori, come già accaduto in passato, che mancano gli addetti per questo servizio, che non ci sono fondi, bla bla bla. E’ noto, infatti, che un pennello e un barattolo di vernice, hanno prezzi che vanno dal mezzo milione di euro in su.
Bravi davvero gli “Angeli del Bello” che ad ogni loro intervento danno una spennellata ai muri, e con la vernice coprono l’opera degli imbrattatori e anche chi non muove un dito per ovviare a questa vergognosa situazione che nel tempo è diventata una piaga.
Per non dire delle 17 (!) videocamere che vennero acquistate, pagate (con denaro pubblico) e montate in Piazza Diaz, a Campo Parignano. Già, Piazza Diaz, uno dei luoghi notoriamente più pericolosi e ad alto rischio d’Italia. Ma per favore.
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