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Un pezzo di Paese Alto rischia di franare sulle case di Via Saffi (Video e foto)

SAN BENEDETTO - Potrebbe sprofondare da un momento all'altro il tratto di Via Marinuccia che va dalle scale che scendono su Parco Saffi all'incrocio con Via Cellini. A reggere l'alto costone di terra solo le radici di alberi e arbusti. Il vecchio problema si sta acuendo e le crepe sull’asfalto sono sempre più ampie. Urge la costruzione di muro
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video, foto e testo di Epifanio Pierantozzi
Sia ben chiaro. Questa Amministrazione è colpevole alla pari con quelle che si sono succedute a San Benedetto dal momento delle concessioni edilizie rilasciate al Paese Alto per la costruzione di abitazioni in Via Saffi, proprio sotto lo strapiombo di Via Marinuccia.
Chiarite le ormai storiche responsabilità, veniamo allo strapiombo di Via Marinuccia, il tratto che va dalle scale che portano al Parco Saffi all’incrocio con Via Cellini.
Qui, lungo un tratto di 30-40 metri, verso il mare, c’è un autentico strapiombo senza mura di sostegno, con la terra che “resta su” grazie alle radici di alberi e cespugli che nascondono il panorama verso mare e, soprattutto, sulle abitazioni che vi sono state costruite sotto.
Che il rischio frana non sia recente c’è tutto. A testimoniarlo, da anni, dei mini guardrail in cemento che impediscono alle auto di avvicinarsi al ciglio dello strapiombo.
Da qualche mese a questa parte, però, questi piccoli manufatti in cemento si stanno inclinando verso lo strapiombo, e le crepe sull’asfalto si allargano di qualche millimetro dopo ogni pioggia abbondante, come quelle recenti.
E’ pur vero che da decenni il “costone” regge, ma ora i segni di cedimento sono quanto mai inequivocabili. Di questo pericolo non sembra preoccuparsi nessuno. Sicuramente chi ha costruito le abitazioni sotto, o chi ha firmato i permessi.
Non siamo a conoscenza se gli abitanti delle case di Via Saffi abbiano già segnalato al Comune il rischio di vedersi franare sulla propria abitazione una gran massa di terra, alberi, arbusti, guardrail e asfalto. La speranza è che le abitazioni di Via Marinuccia, lato monte, abbiano solide fondamenta.
Per questo sarebbe il caso, sempre se l’Amministrazione comunale se ne voglia far carico, di provvedere alla costruzione di un muro per cercare di salvare alberi, arbusti e… le case.
Il panorama verso ovest, per chi vive nelle abitazioni sottostanti, non andrebbe a migliorare ma era u,n rischio che andava calcolato.
Si spera che una soluzione arrivi prima di una frana. Anche perché poi c’è il reale rischio di pagare, con denaro di tutti, un disastro annunciato.

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