La proposta di legge regionale, presentata al Consiglio delle Marche lo scorso 8 giugno dal presidente Dino Latini, di prorogare le graduatorie dei due concorsi già espletati per infermieri e operatori socio-sanitari, è la via per «salvare il Servizio Sanitario delle Marche dal collasso», secondo l’Usb Pubblico Impiego Marche.
«Usb – si legge nella nota sindacale – ritiene che si debba procedere con urgenza all’approvazione della proposta, presentata al fine di poter far fronte alla grave carenza di personale, non più sostenibile e non più procrastinabile nella sanità pubblica delle Marche e non risolvibile tramite l’emissione di avvisi a tempo determinato.
Il Servizio Sanitario Regionale è al collasso e va ricordato che la Regione deve garantire ai propri assistiti le prestazioni e i servizi inclusi nei livelli essenziali di assistenza (Lea), ed il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
Usb Marche si è impegnata negli scorsi mesi, sia nello sciopero del 26 maggio che nelle due manifestazioni con presidio antistante Palazzo Regione Marche con la presenza degli stessi idonei, a ribadire la necessità di assunzioni stabili e dello scorrimento ad esaurimento delle graduatorie, chiedendo un tavolo di confronto con l’assessore regionale Filippo Saltamartini, senza però avere successo.
Vigileremo, come Usb Pubblico Impiego Marche, affinché la Regione si faccia carico fino in fondo della problematica e faccia propria la proposta avanzata dal presidente Latini, dato che riteniamo possa portare notevoli benefici in termini assistenziali ed economici, andando a migliorare la delicata situazione del Sistema Sanitario Regionale».
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