E’ tornata ad Ascoli, con numeri da record, la giornata amarcord di “Quelli del campetto” giunta alla dodicesima edizione dopo tre anni di stand by causa pandemia covid. E’ andato in scena l’appuntamento dei vecchi frequentatori del “campetto del Tirassegno”, oggi Parco Ugo Tasselli, dove si sono riaccesi i motori andando decisamente oltre ogni aspettativa con ben 98 partecipanti che si sono sfidati nel calciotto, nelle freccette e nel bowling calciato. Sei le squadre in campo: Muretto, Porta Romana & Friends, Vecchie Glorie, Nuove Leve, Lu spiazze, Palazzine.
La competizione ha visto primeggiare nel torneo di calciotto la squadra Porta Romana & Friends, mentre il trofeo in palio per la classifica combinata è andato alla squadra delle Palazzine.
A seguire sono stati 180 i partecipanti alla cena che si è svolta nel giardino del Sestiere di Porta Romana, con la preziosa collaborazione, ormai consolidata, con l’Associazione Sportiva Porta Romana, sempre ampiamente disponibile ad iniziative anche di questo genere.
La giornata ha visto protagonista l’area verde che fin dagli anni ’60 ha visto crescere intere generazioni di piccoli calciatori. Tra le iniziative parallele messe in piedi dagli organizzatori, l’allestimento di un’area bimbi con giochi di altri tempi come fionda, cerbottana e tiro al barattolo, il tutto animato dal coinvolgente Bruno Sirocchi.
Non sono mancati momenti di grande condivisione emotiva e solidarietà come il minuto di raccoglimento per gli amici prematuramente scomparsi, Fabio Drasti e Paolo Volponi, ai quali è stato dedicato il torneo.
Poi l’invito a dare la propria adesione alla donazione degli organi con un intervento di Paolo Cappelli, deus ex machina di queste rimpatriate e presidente della sezione Aido di Ascoli. Non ultima una raccolta fondi per le popolazioni dell’Emilia Romagna.
Prima delle fasi finali c’è stato il momento forse più atteso che ha rappresentato in pieno lo spirito per cui è nata l’idea di questi raduni annuali: la partita di calcio genitori-figli vinta 2-1 dai più giovani, con il sottofondo della poesia, su base musicale, scritta da Gianni “Tibet” Sirocchi che ha ripercorso alcuni aneddoti del passato.
Al termine, dopo gli abbracci e i saluti, l’immancabile appuntamento per giugno 2024. Obiettivo degli organizzatori sarà quello di coinvolgere l’intero quartiere: tutti in questo spazio verde che è stato, ed è, il cuore pulsante delle vecchie e delle nuove generazioni di Porta Romana.
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