Dehors, il Pd a Bruno Gabrielli: «Sbagliato aumentare i costi a chi occupa parcheggi blu»

SAN BENEDETTO - A criticare l'orientamento dell'Amministrazione sono i segretari Diana Palestini, Elio Costantini, Pier Giorgio Giorgi ed Elisa Marzetti: «Ad Ascoli i dehors sono gratuiti, perché non possono esserlo anche da noi?»
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Arrivano le nuove regole per i dehors di San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

La diatriba sui dehors sembra non finire mai. Il dibattito attorno al regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, che verrà approvato dopo l’estate, torna ad infiammarsi con le critiche del Pd sambenedettese, che deplorano l’impostazione seguita dal vertice comunale per questa importante pratica.

 

«Anche quest’anno la regolamentazione dei dehors la facciamo poi – scrivono i segretari Diana PalestiniElio CostantiniPier Giorgio Giorgi ed Elisa Marzetti – Apprendiamo infatti che il nuovo regolamento sull’occupazione di suolo pubblico si farà dopo l’estate. In realtà lo stiamo aspettando dall’anno scorso, quando all’inizio di settembre l’Amministrazione pianificava di presentarlo in consiglio entro dicembre 2022. Speriamo che sia la volta buona».

 

Il tema protagonista, chiariscono i democrat, sarà quello dei costi. «Nella vicina Ascoli i dehors sono gratuiti – proseguono i segretari – Qui invece si prospettano dei costi variabili, anche a seconda della tipologia di suolo che verrà occupato».

 

In Comune, infatti, si sarebbe fatta strada l’idea di prevedere un sovrapprezzo per gli imprenditori che occupano parcheggi a pagamento, dato che l’introito comunale proveniente da quei posteggi verrebbe azzerato. «A nostro avviso è tutto sbagliato – asseriscono i dem – con questo criterio si arriverebbe all’assurdo che un’attività al di fuori dell’isola pedonale, magari in periferia, pagherebbe di più di un’attività sul corso principale, solo perché davanti alla sua attività ci sono parcheggi e strisce blu. Allora, se i dehors sono gratuiti ad Ascoli, perché non possono esserlo a San Benedetto? Sull’utilizzo di ulteriori stalli auto e strisce blu da concedere per i dehors esterni, va anche sottolineato che tutta l’attenzione dell’amministrazione pare essere concentrata sul valore economico da attribuire a quegli spazi pubblici ma non una parola sull’opportunità di sottrarli o meno alla funzione pubblica e di servizio cui sono destinati, cioè aree di parcheggio per i cittadini».

 

I parcheggi saranno tutti occupabili? Sicuramente non quelli in prossimità di un incrocio o presenti in una via ad alto scorrimento veicolare: «Noi – terminano i segretari – riteniamo che non si possa ignorare che in diverse zone della città, come il centro e aree limitrofe, i residenti da tempo denunciano l’insufficienza dei posti auto persino nei mesi invernali, nonostante paghino al Comune una tassa annuale per il parcheggio. Situazione che nei mesi estivi diventa insostenibile. Certamente le attività hanno bisogno di spazi esterni e questo va considerato ma non si può immaginare di sottrarre dei parcheggi ai cittadini, soprattutto se residenti nei quartieri più problematici, senza un confronto e senza prevedere alcuna soluzione che contempli anche le loro quotidiane necessità».


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