Disco orario in Viale De Gasperi, Pasqualino Piunti: «La strada è piena di cantieri, sperimentazione improponibile»

SAN BENEDETTO - L'ex sindaco protesta per la scelta di sperimentare la novità in un momento in cui la viabilità dell'arteria cittadina è duramente messa alla prova «e mentre - dice Piunti - i parcheggi del lungomare tornano a pagamento»
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Viale De Gasperi; in alto a destra, Pasqualino Piunti

 

di Giuseppe Di Marco

 

Il Comune ha intenzione di sperimentare l’estensione del disco orario nel tratto di Viale De Gasperi che va dall’incrocio con Via Montello a quello con Via Abruzzi. La strada, però, è piena di cantieri e la sua viabilità, con l’arrivo dell’estate, verrà ulteriormente messa a dura prova. E’ da qui che Pasqualino Piunti prende le mosse per muovere una nuova critica nei confronti dell’Amministrazione.

 

«Il disco orario in questa arteria di traffico mi sembra, a ben vedere, un argomento piuttosto inopportuno da proporre alla cittadinanza – afferma il consigliere di Forza ItaliaL’Amministrazione non avrebbe potuto scegliere momento peggiore per fare esperimenti di questo tipo. Il motivo è presto detto: il viale è letteralmente invaso dai cantieri e con l’entrata in vigore del pagamento sul lungomare tutto diventa più caotico. È vero che fino al 1° luglio si pagherà solo nei fine settimana, ma siamo alla fine del mese e le transenne rimarranno lì ancora per molto».

 

L’ex primo cittadino lamenta l’assenza di visione: «Ma non si parlava di programmazione urbanistica e della viabilità? – prosegue Piunti – Mi sembra di ricordare che questa Amministrazione, tra i tanti annunci, abbia parlato di Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile – di Piano regolatore generale, nonché di parcheggio multipiano, da farsi al posto del poliambulatorio di Via Romagna. Se si è a capo di un ente pubblico si è obbligati a ragionare sulla progettazione generale».

 

Il risultato, per il consigliere di minoranza, sarebbe uno stallo amministrativo di cui la città non sentiva affatto il bisogno. «Addirittura – termina l’ex sindaco – in giunta c’è chi chiede, come nel caso della Sentina, una raccolta di firme da parte dei cittadini per sapere come procedere. Un atteggiamento che, con il passare del tempo, ha prodotto due “commissari” per limitare il nulla cosmico di idee e soluzioni. E il lungomare, dopo tanti annunci, è sempre in attesa di essere portato a termine».


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