Il prefetto e il questore visitano la diga di Talvacchia

ASCOLI - Nell’ambito delle iniziative volte alla prevenzione di fenomeni o criticità connessi al dissesto idrogeologico e idraulico, le due autorità si sono recati nell'infrastruttura che sbarra il torrente Castellano, la cui costruzione venne ultimata nel 1960
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Il prefetto De Rogatis e il questore Modeo

 

Nell’ambito delle iniziative sulla prevenzione di fenomeni o criticità connessi al dissesto idrogeologico e idraulico, il prefetto e il questore di Ascoli, Carlo De Rogatis e Vincenzo Massimo Modeo, hanno visitato la diga di Talvacchia, che sbarra il torrente Castellano nella località da cui prende il nome, in gestione a “Enel Green Power Italia”.

 

Il bacino sotteso dalla diga, la cui costruzione è stata ultimata nel 1960, viene attualmente utilizzato per la produzione di energia elettrica nella centrale di Capodiponte, dove le portate vengono convogliate mediante una galleria di derivazione lunga circa 6 km.

 

I rappresentanti di Enel Green Power Italia hanno descritto nel dettaglio tutte le procedure e i protocolli operativi rilevanti ai fini della sicurezza della diga, che è sottoposta a controlli da parte dell’organo di vigilanza esterno (Ministero delle Infrastrutture). Si sono soffermati sull’importanza della rete di sensori presenti in diga la quale è in grado di fornire informazioni sia di carattere idraulico che di carattere strutturale, al punto che la diga stessa è diventata un caso di studio, da parte delle associazioni scientifiche di cui Enel è parte, per la reazione che ha garantito in occasione degli eventi sismici del 2009 e del 2016.

 

E’ stato sottolineato come vi sia un presidio costante della diga,  sia in condizioni ordinarie con personale in presenza dedicato al servizio di guardiania e con il monitoraggio da remoto attivo 24 ore su 24,  che in situazioni di emergenza idraulica. Al verificarsi di eventi di piena, infatti, la struttura viene coadiuvata da un apposito pool e la gestione avviene in maniera integrata con le altre dighe presenti sull’asta idrografica Castellano-Tronto.

 

E’ stata condivisa l’opportunità di intensificare ulteriormente le interlocuzioni tra tutti gli attori coinvolti nella predisposizione e nella gestione dei piani di emergenza delle dighe di competenza per veicolare una corretta e ponderata valutazione delle informazioni fornite dal gestore nell’ambito delle proprie procedure.


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