di Federico Ameli
Lo spunto arriva direttamente dalla provincia di Torino, dove l’associazione Cor et Amor ha dato vita a un progetto – di questi tempi – rivoluzionario: sviluppare azioni virtuose per il bene comune affinché la gentilezza diventi un’abitudine diffusa.
Una filosofia che ha ben presto trovato terreno fertile anche nel Piceno grazie all’attenzione e alla sensibilità di Francesca Perugini, assessore alla cultura, scuola, politiche sociali e – non a caso – alla gentilezza del Comune di Comunanza, che ha prontamente scelto di aderire all’iniziativa sostenendo il progetto “Costruiamo gentilezza”.
A illustrare i punti salienti di questa autentica operazione di recupero della cordialità è proprio la stessa Perugini, che nella mattinata di oggi, venerdì 7 luglio, ha fatto visita agli studi di Radio Fm1 per un’interessante intervista.
Francesca Perugini e Nunzia Eleuteri
«È un argomento che mi appassiona davvero molto – ammette – Ho conosciuto questo mondo ormai tre anni fa e ho subito voluto coinvolgere il mio Comune in un progetto che propone dei momenti di gentilezza, nella convinzione che una parola gentile, se ripetuta del tempo, può far bene al sociale e alla convivialità. Dopo la pandemia, è fondamentale imparare o tornare a usare parole come “grazie”, “prego” e “scusa”, rispondendo all’altro con gentilezza.
È iniziato tutto un po’ per gioco e ora faccio parte di una rete di ambasciatori alla gentilezza costituita da assessori, ma anche imprenditori, insegnanti, medici e volontari, che hanno scelto di avvicinarsi a questo tema da prospettive diverse».
Professionisti attivi in ogni campo, dunque, che scelgono di unire le forze in nome del bene comune e di un’abitudine apparentemente in via di estinzione, da salvaguardare grazie anche al prezioso contributo di giovani e meno giovani. Un esempio concreto del confronto intergenerazionale portato avanti anche a Comunanza è la felicissima collaborazione instaurata tra bambini e anziani del paese, nel segno ovviamente della gentilezza e di uno straordinario rispetto reciproco.
«All’interno del palazzetto comunale gli anziani del centro sociale del paese si sono messi ai fornelli per cucinare il pranzo – racconta l’assessore Perugini – che poi bambini e ragazzi hanno servito ai loro nonni. I più giovani si sono divertiti molto, mentre gli anziani si sono sentiti coccolati. Si tratta di due mondi che, in fondo, vanno profondamente d’accordo e che traggono enormi benefici da iniziative di questo genere».
Grande successo anche per il corso di italiano riservato ai cittadini stranieri, che l’Amministrazione comunale di Comunanza ha scelto di promuovere con una serie di lezioni gratuite e dal taglio estremamente pratico e quotidiano per agevolare l’integrazione nel tessuto sociale locale.
Il tutto con risultati estremamente positivi, merito della calorosa accoglienza riservata dalla comunità di Comunanza alle buone pratiche della cordialità, che giorno dopo giorno, con particolare attenzione alle nuove generazioni, stanno contribuendo al consolidamento di una buona abitudine.
Il sindaco di Comunanza, Alvaro Cesaroni
«Quando si parla di gentilezza spunta sempre fuori un sorriso contagioso – afferma Perugini – A volte, per diverse ragioni, le persone hanno paura di mostrarsi gentili. Eppure, ho notato che tra i giovani le cose non stanno così, anzi. Le loro risposte sono meravigliose, come dimostrato anche dalla straordinaria partecipazione nell’ambito del Consiglio comunale dei ragazzi.
I nostri giovani hanno molto da dire: bisogna ascoltarli con attenzione, perché hanno delle idee interessanti da condividere».
Quello di Comunanza rappresenta indubbiamente un esempio da seguire e replicare con costanza anche nel resto del Piceno. Per promuovere altri progetti il tempo, in fondo, non manca: l’associazione Cor et Amor ha fissato al 21 marzo 2036 la data in cui, al termine di un lungo percorso, dovremo essere, tutti insieme, gentili con amore, costruire pratiche gentili e diffondere esempi di gentilezza. Perché non provarci?
«In questi mesi abbiamo dato vita a dei bei momenti di sintonia tra persone che si tramandano queste splendide abitudini. Ogni anno, ad esempio, accogliamo i nuovi nati dell’anno precedente in collaborazione con la sede dei Sibillini della Croce Rossa, che in un prezioso momento di comunità illustra ai presenti le manovre antisoffocamento.
Spero di riuscire quanto prima a installare una panchina viola della gentilezza a Comunanza – annuncia in conclusione l’assessore, prima di lanciare un appello – Che siate cittadini o amministratori, quando vorrete organizzare un momento di convivialità aderite a questo meraviglioso progetto».
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