di Giuseppe Di Marco
E’ un vero e proprio caos, quello che va in scena tutti i giorni di fronte alla stazione centrale di San Benedetto: la strada antistante lo scalo ferroviario è costantemente intasata da veicoli di ogni tipo.
E’ inveterata abitudine delle auto in transito, infatti, fermarsi o addirittura parcheggiare davanti alla scalinata che porta alla stazione, in modo da aspettare congiunti o amici in arrivo dai binari, oppure accompagnarli agevolmente al loro treno. Peccato che in quella parte di Via Gramsci ci siano delle fermate degli autobus, che spesso non riescono a fermarsi per le auto posteggiate, a volte in doppia o in tripla fila.
La questione è vecchia e già cittadini, turisti e conducenti di autobus hanno avuto modo di lamentarsene nel corso degli anni passati. Ma d’estate, con il massiccio afflusso di visitatori, il problema diventa ancora più difficile da gestire. Quest’estate, poi, l’area adiacente alla stazione non può essere utilizzata, dato che vi si sta realizzando un nuovo parcheggio scambiatore, che verrà gestito dalla società Metropark.
La nuova area per la sosta, di circa 4.700 metri quadri, includerà 4 parcheggi per disabili, 2 locker un percorso per portatori di handicap, una pensilina fotovoltaica per veicoli elettrici con 8 posteggi dedicati, 6 parcheggi per il car sharing e, da lì in avanti, due file di posteggi, per un totale di 147 stalli a pagamento. Per molti cittadini, comunque, si sarebbe potuto aprire il cantiere dopo l’estate.
In Via Gramsci, però, bisogna trovare soluzione ai disagi. Oltre al parcheggio del Gruppo Ferrovie dello Stato, sarebbe il caso di individuare un’area in cui realizzare un terminal per i mezzi pubblici. San Benedetto, meta turistica presa d’assalto da decine di migliaia di visitatori, non può farne a meno.
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