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“Ci sto? Affare fatica!”, si è concluso il progetto: «Ragazzi con un forte spirito di comunità e voglia di mettersi in gioco»

SAN BENEDETTO - L'assessore comunale alle politiche giovanili, Andrea Sanguigni, commenta il progetto appena concluso per il 2023 e che ha ricevuto numerose richieste di partecipazione
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Interventi in diversi spazi della città tra cui le scuole “Cappella” e “Sacconi” e la nuova spiaggia ad alta accessibilità

Si è conclusa a San Benedetto l’edizione 2023 dell’iniziativa “Ci sto? Affare fatica! – Facciamo il bene comune”, il progetto finanziato dalla Regione Marche, su iniziativa del Centro Servizi Volontariato, e che vede giovani volontari, tra i 16 e i 21 anni, impegnati nell’opera di ridare decoro agli spazi cittadini.

Insieme ai loro tutor e agli “handyman” (volontari adulti con competenze artigianali), le squadre hanno lavorato a partire dal 19 giugno scorso in diverse aree della città, ripulendo muri, curando aiuole e decorando gli spazi in modo da renderli più accoglienti.

 

Oggetto dei lavori di quest’anno sono stati i giardini della scuola “Cappella” e “Sacconi”, gli spazi verdi di via Mattei e via Todaro e le pinete di viale Buozzi e “Falcone e Borsellino”.

Le squadre di giovani volontari si sono inoltre rese disponibili anche per un fuori programma, intervenendo nella nuova spiaggia ad alta accessibilità inaugurata quest’anno, dove si sono adoperati per ripulire e decorare le facciate della struttura presente e ornare con la piantumazione di alcune piante il percorso d’ingresso all’area.

 

«Eravamo già molto soddisfatti – ha detto l’assessore alle Politiche Giovanili Andrea Sanguignidelle numerose richieste di partecipazione che abbiamo ricevuto dai giovani sambenedettesi, che hanno dimostrato di avere già in loro un forte spirito di comunità e la voglia di mettersi in gioco per migliorare la loro città.

La volontà di continuare l’opera anche in uno spazio non preventivato all’inizio del progetto, quello della spiaggia ad alta accessibilità, è un ulteriore e inequivocabile segnale dell’apprezzamento da parte dei ragazzi per questo progetto, che se sarà possibile continueremo a riproporre di anno in anno».


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