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La Banca di Ripatransone e del Fermano chiude la semestrale con un utile netto di 1,5 milioni di euro

I DATI della semestrale, approvata dal Consiglio di Amministrazione, confermano lo sviluppo dell'istituto di credito. Il presidente Michetti: «Importanti i segnali di crescita costante»
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La sede di Ripatransone

 

La Banca di Ripatransone e del Fermano chiude la semestrale con un utile netto di 1,5 milioni di euro. I dati della semestrale, approvata dal Consiglio di Amministrazione, confermano lo sviluppo della Banca: la raccolta totale è ulteriormente cresciuta ed ha quasi raggiunto i 400 milioni di euro. Per quanto riguarda gli impieghi, sono state concesse nuove erogazioni per circa 16 milioni di euro.

 

«Da anni, tutti i principali indicatori economici e finanziariha detto il presidente Michelino Michettisono positivi e ci danno la misura dei risultati che stiamo ottenendo a supporto delle famiglie e alle piccole e medie imprese: questi segnali costanti di crescita sono importanti.

Ci sono tutti i presupposti per continuare la nostra opera a favore della crescita socio-economica delle aree in cui operiamo, perché la Banca di Ripatransone e del Fermano è solida e vicina alle istanze del territorio».

 

 

«I dati del primo semestre 2023 – prosegue il direttore della Banca di Ripatransone e del Fermano, Vito Verdecchiasono in linea con le previsioni formulate in sede di pianificazione strategica. Preme evidenziare che in una fase così complicata, come quella che stiamo vivendo, in cui dinamiche dei tassi e incertezze congiunturali frenano gli investimenti, aver erogato sul territorio 16 milioni di euro di nuova finanza, è per tutti noi motivo di soddisfazione e orgoglio». 

 

«Si tratta di risultati ai quali hanno contribuito tutti i collaboratori della Banca – sottolinea ancora il presidente Michetti – a cui va il ringraziamento del Consiglio di Amministrazione, per la competenza e professionalità con cui si sono impegnati per raggiungere gli obiettivi prefissati».

 

Il raggiungimento dell’utile di 1,5 milioni di euro ha fatto sì che il patrimonio aziendale crescesse e, quale diretta conseguenza positiva, c’è stato un ulteriore miglioramento del coefficiente di solvibilità della Banca di Ripatransone e del Fermano: il suo CET1, l’indicatore di solidità patrimoniale, ha raggiunto il valore record che sfiora il 26%.

 

«Se consideriamo i valori di soglia minima di CET1 ratio, richiesti alle singole BCC affiliate dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea – conclude Verdecchia – il dato espresso sulla solidità dalla Banca di Ripatransone e del Fermano, quasi doppio rispetto a detta soglia, non è solo un vanto per l’istituto, ma una sicurezza per tutti coloro i quali lavorano con noi e per chi ha deciso di scegliere la nostra Banca per sostenere il proprio progetto di sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di replicare questo buon andamento complessivo anche nel secondo semestre, confermando gli eccellenti dati di solvibilità patrimoniale».

 


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