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Piste ciclabili, Canducci: «In due anni non ne è stata fatta una oltre ai vecchi progetti»

SAN BENEDETTO - Dura protesta da parte del capogruppo dei Verdi: «Tutti i lavori fatti da questa Amministrazione sono relativi a progetti già avviati. Si investe denaro nella grande progettazione, ma a San Benedetto serve un "Biciplan"»
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La pista ciclabile di Viale dello Sport; in alto a destra, Paolo Canducci

 

di Giuseppe Di Marco

 

Cosa occorre a San Benedetto perché divenga meta turistica adeguata alle esigenze di tutti? Impossibile non parlare della mobilità alternativa e dei servizi ad essa connessa.

 

A parlarne è, nuovamente, il capogruppo di Europa VerdePaolo Canducci: il consigliere mette in evidenza quanto sia carente il “parco” di pista ciclabile presente in città, facendo notare come siano necessari interventi immediati per rendere la Riviera al passo con i tempi.

 

«Il tema è particolarmente sentito in città – dichiara Canducci – meta turistica per decine, centinaia di migliaia di visitatori. In tal senso, infatti, abbiamo depositato delle interpellanze ed interrogazioni, proprio per conoscere lo stato dell’arte sulla programmazione di nuovi tracciati ciclabili. Ma quello che dobbiamo notare è che in due anni questa Amministrazione non ha ideato né realizzato un solo centimetro di nuova pista. Perdipiù non è stata capace di intercettare fondi Pnrr per la mobilità sostenibile: piuttosto, sono stati investiti 100.000 euro nella redazione del Pums quando si sarebbe potuto stendere un “Biciplan“, strumento di gran lunga più agile e concreto».

 

Già, ma da dove iniziare? «Quel che serve alla Riviera – continua il consigliere di minoranza – è un sistema di piste unite fra loro, i cui segmenti raggiungano i principali punti di interesse della città, ovvero le stazioni ferroviarie, la sede comunale, le scuole, l’ospedale, lo stadio, le poste e il centro. Avere una pista solo sul lungomare è un’idea vecchia, buona forse negli anni ’90, in cui venne realizzata: oggi dobbiamo pensare in termini di mobilità alternativa, come le città più moderne. A me invece sembra che stiamo andando nella direzione opposta. Oltretutto occorre rimettere in sesto i tratti esistenti, come quello di Viale dello Sport, che versa in condizioni pietose».

 

Per Canducci, l’Amministrazione dovrà distribuire in modo diverso le risorse a disposizione del Comune: «Avevamo 3,7 milioni di euro nell’avanzo di bilancio – conclude – e altri 2 sono arrivati poche settimane fa, ma si è deciso di finanziare il rifacimento di Piazza Montebello: un’opera importante ed attesissima, ma non prioritaria rispetto ad altre. In Comune giace un vecchio progetto di sottopasso ciclopedonale per Via Mare, perché non lo si prende in considerazione?»

 


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