«Ormai ci sentiamo legati alla città di Ascoli e siamo pronti a mettere a disposizione la nostra esperienza e tutte le nostre professionalità per organizzare nuovi eventi sul fronte della salute, in particolare della prevenzione nella lotta ai tumori e magari estendere la collaborazione ad altri campi, nel segno dell’amicizia e dello sviluppo del terzo settore». Sono parole di Gaia Tancredi, presidente della Lilt di Siena, pronunciate durante “96 ore di Palio”, il programma iconico di Canale 3 Toscana, l’interminabile diretta di quattro giorni in cui l’emittente racconta la straordinaria Festa senese.
E’ stata proprio Gaia Tancredi a invitare Attilio Lattanzi, caposestiere di Porta Solestà, a partecipare alla trasmissione per raccontare ai senesi (e non solo) “Il sociale nel segno della tradizione”, il doppio evento organizzato nei mesi scorsi ad Ascoli dal Sestiere gialloblù e da quello di Sant’Emidio insieme alla stessa Lilt di Siena, con il patrocinio del Comune di Ascoli e il decisivo sostegno della Fondazione Carisap. Due giornate dedicate rispettivamente alla prevenzione del tumore al seno e alle patologie cerebrali e della colonna vertebrale.
Nel corso del programma televisivo Lattanzi ha ringraziato la Lilt di Siena, sottolineando l’importanza di rapporti così stretti anche tra realtà diverse, per dare vita a valide iniziative nel campo del terzo settore. Dagli schermi di “Canale 3 Toscana” ha ricordato l’intensa collaborazione nata con il Sestiere di Sant’Emidio guidato da Mariangela Gasparrini, il prezioso sostegno della Fondazione Carisap e il patrocinio dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Fioravanti.
Tancredi ha spiegato che l’esperienza ha permesso al gruppo di lavoro della Lilt di conoscere meglio la città di Ascoli e in particolare i sestieri “veri e propri riferimenti sul fronte del sociale”, ma anche di collezionare esperienze altamente significative e stringere nuovi e importanti rapporti.
In studio anche il giornalista ascolano del “Corriere dell’Umbria” Giuseppe Silvestri, che inizialmente è stato il trait d’union tra la Lilt e le realtà quintanare di Ascoli e che ha raccontato come è nato lo stretto legame, coltivato sempre nel solco dell’amicizia e del volontariato.
Durante il salotto televisivo è stato annunciato che è già in fase di studio la terza edizione de “Il sociale nel segno della tradizione” che proporrà un calendario di eventi e incontri incrociati sull’asse Ascoli-Siena. Nella fase conclusiva del programma, è stato donato alla Lilt di Siena uno splendido dipinto dell’artista ascolana Cecilia Cortese che raffigura il volto di un cavallo e che farà bella mostra di sé nella sede della Legatumori.
La due giorni senese per il caposestiere di Porta Solestà è stata anche l’occasione per conoscere più da vicino il mondo del Palio, grazie in particolare alla visita dello splendido museo della Contrada Priora della Civetta e alla partecipazione, come ospite, della cena della prova generale della Nobile Contrada dell’Oca. La sua presenza ha portato fortuna visto che, da lì a poche ore, l’Oca ha vinto il Palio. Considerata la scaramanzia che regna al Palio di Siena, per la cena del prossimo anno Lattanzi può sicuramente già considerarsi invitato.
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