Una serra modulare galleggiante per contrastare un possibile innalzamento estremo delle acque e offrire un futuro all’agricoltura, scongiurando il rischio di una riduzione dei campi coltivabili, di una contaminazione delle acque potabili e di un calo nella produzione agricola.
È questo il principio ispiratore di “GreenHive”, il progetto presentato da tre giovani studenti di Disegno industriale e ambientale della sede di Ascoli dell’Università di Camerino e premiato lo scorso 3 settembre a Bünde, in Germania, nell’ambito del C-Idea Design Award, prestigioso concorso mondiale di design che si tiene ogni anno.
Oltre a quelle di Lavinia Silvia Remotti e Veronika Stojanova, il progetto porta la firma di Giovanni Mancini, 22enne studente di Venarotta che con passione e ingegno ha messo a punto insieme alle sue colleghe un progetto particolarmente apprezzato tra quelle presentati dagli oltre 1.016 partecipanti al concorso, valutati da una giuria composta da oltre trenta designer provenienti da venti Paesi diversi.
Parte da qui il viaggio di “GreenHive” che, sfruttando la tecnologia del sistema idroponico e la raccolta delle acque piovane, permette di ridurre il consumo di acqua dell’80% rispetto alla coltivazione tradizionale, oltre a consentire la messa a dimora di 240 piante in uno spazio di soli venti metri quadrati. Infine, grazie alla forma esagonale della struttura, “GreenHive” favorisce l’interazione sociale tra gli agricoltori, i quali, unendo i singoli moduli, potranno realizzare un “alveare verde”.
«Il progetto è stato sviluppato durante il “Laboratorio di Disegno Industriale 2” insieme al professor Carlo Vannicola – spiega Giovanni – durante il corso, il professore ci ha spinto a riflettere su come potrà essere il mondo e il nostro rapporto con esso in futuro, soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici. Non ci aspettavamo questo grandissimo risultato – dice Giovanni – siamo rimasti molto colpiti dalla portata dell’evento e da questa straordinaria esperienza. Siamo felici che il progetto si sia rivelato un’ottima idea in ottica futura perchè vedere come GreenHive possa portare risultati concreti, anche al di fuori dell’ambito universitario, è l’aspetto che più ci appaga».
Un grande lavoro di squadra per il bene della comunità che sposa appieno i principi alla base dell’attività quotidiana della Cna di Ascoli a cui Giovanni e la famiglia Mancini sono da sempre legati, e dei suoi imprenditori, impegnati ogni giorno per garantire un futuro sostenibile e innovativo a chi, da qui ai prossimi anni, sarà chiamato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro.
«Siamo orgogliosi di sostenere talenti che, anno dopo anno, con le loro idee contribuiscono a tenere alto il nome del Piceno in tutto il mondo – affermano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente di Cna Ascoli – pensare ai grandi temi ambientali con questa lungimiranza è indubbiamente sintomo di grande maturità. Oltre a garantire importanti risultati in ambito agricolo, l’esempio di Giovanni e delle sue colleghe rappresenta al meglio la determinazione, la preparazione e il coraggio necessari ai nostri giovani per costruire la propria strada, nel mondo della ricerca come in ambito imprenditoriale».
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