di Federico Ameli
Con qualche settimana di anticipo rispetto all’anniversario dell’1 novembre, le cento torri e i tifosi bianconeri sparsi in tutto il mondo si apprestano a festeggiare i 125 anni di storia dell’Ascoli Calcio.
Un traguardo di quelli che non si celebrano certo tutti i giorni, da festeggiare tutti insieme in compagnia dei protagonisti che nell’arco di un secolo e un quarto hanno condiviso successi, gioie, promozioni, ma anche sconfitte e amare retrocessioni, senza mai dimenticare di onorare la maglia bianconera.
Approfittando della sosta del campionato, gli Ultras 1898, in collaborazione con la società e l’Amministrazione comunale, hanno scelto di dar vita a “Ascoli Calcio 125. Il passato e il presente incontrano la storia”, una giornata, quella di domenica 10 settembre, interamente dedicata ai colori bianconeri, con 60 vecchie glorie tra cui l’ospite più atteso: Walter Casagrande Jùnior, per tutti “Casao”, tornato nel Piceno a 7 anni di distanza dall’ultima volta, lui che con 38 reti in 96 presenze dal 1987 al 1991 è riuscito a ritagliarsi un posto speciale nei cuori dei tifosi del Picchio.
«Abbiamo l’onore di ospitare una bandiera dell’Ascoli Calcio, che rappresenta il simbolo della nostra squadra, al di là della sua bravura calcistica – dichiara il sindaco Marco Fioravanti – Con la sua presenza rafforzeremo ulteriormente legame tra città, tifoseria e società attraverso diverse iniziative collegate, per la gioia di bambini e tifosi.
In fondo, se questa città è famosa in tutto il mondo il merito è anche dell’Ascoli Calcio. In questo momento abbiamo bisogno di essere vicini alla nostra squadra: è nei momenti difficili che abbiamo sempre dimostrato il meglio. Voglio richiamare la città a uno spirito di fratellanza in onore dei colori bianconeri e di una storia lunga 125 anni. Sono convinto che insieme possiamo fare davvero la differenza».
A ospitare il ricchissimo programma di domenica 10 settembre sarà, ovviamente, lo stadio Del Duca, per il quale il Comune e la società hanno annunciato diverse novità attese da tempo dalla tifoseria bianconera. Una su tutte, il passo decisivo per la realizzazione di una nuova Curva Sud.
«Per me e Nico – Stallone, ndr – è una grande responsabilità: abbiamo investito quasi 700.000 euro per le nuove torri faro, in modo da poter contare su un’illuminazione importante. Vogliamo utilizzare l’impianto anche per ospitare eventi e continueremo a investire in questa direzione.
L’1 novembre, in occasione della festa istituzionale al Teatro Ventidio Basso, presenteremo il progetto definitivo della Curva Sud. Entro dicembre ci sarà l’appalto integrato, e chi si aggiudicherà la gara dovrà produrre progetto esecutivo per poi avviare i lavori. Voglio sbilanciarmi sulle tempistiche: inizieremo i lavori dopo la fine del prossimo campionato, con l’obiettivo di restituire agli Ultras la loro casa».
«Iniziano i festeggiamenti per il 125° anniversario dell’Ascoli Calcio, una delle realtà più longeve d’Italia – dichiara l’assessore allo Sport Nico Stallone, anche lui parte integrante della storia bianconera – Abbiamo presentato un progetto a livello europeo e abbiamo notato che in città lo sport, con il calcio e il pugilato, ha una delle tradizioni più lunghe e prestigiose del nostro continente.
Ognuno ha fatto la sua parte per festeggiare al meglio un vanto della città, di cui dobbiamo essere molto orgogliosi».
La festa bianconera al Del Duca inizierà ufficialmente alle ore 15 con il torneo dei bambini, al quale, in segno di rinascita dopo il dramma del sisma, parteciperà anche una delegazione di Acquasanta ed Arquata. Al termine del torneo, alle 17,30, a scendere in campo saranno i ragazzi del settore giovanile per la presentazione di rito, per poi lasciare spazio all’emozionante passerella riservata alle 60 vecchie glorie del Picchio, pronte a indossare ancora una volta gli scarpini per celebrare insieme la gloriosa storia dell’Ascoli Calcio.
A chiudere la parata di stelle saranno il capitano forse più importante e significativo della storia bianconera, Adelio Moro, e il giocatore più forte e talentuoso che abbia mai vestito la maglia dell’Ascoli, ovviamente Walter Casagrande.
Impossibile poi dimenticare due tra i principali artefici degli anni d’oro del Picchio: Costantino Rozzi e Carlo Mazzone. Per l’occasione, sotto gli occhi delle loro famiglie e dei compagni di mille battaglie, verranno proiettati dei video celebrativi. Spazio anche al ricordo dell’indimenticato Francesco Scorza, scomparso lo stesso giorno di “Sor Carletto”, alla presenza del vice storico di Mazzone Orlando Nardi, del suo massaggiatore Ivo Micucci, e di Giuliano Torelli, idolo della tifoseria legato a Mazzone dallo storico episodio del taglio della porta dello stadio Squarcia.
A far calare il sipario sulla festa sarà la presentazione della prima squadra allenata da William Viali, da sostenere tutti insieme nonostante il difficile momento di classifica.
«Mi associo alle parole del sindaco e dell’assessore – afferma Giancarlo Oresti, in rappresentanza dell’area Marketing e comunicazione dell’Ascoli Calcio – Abbiamo messo in campo il progetto della nuova illuminazione, portando a termine un bel lavoro. Per noi festeggiare 125 anni di storia è un enorme vanto, continueremo a lavorare in piena sinergia per la curva e il bene del nostro stadio».
Presenti in conferenza stampa anche due bandiere bianconere che, in diversi momenti storici, hanno alto il nome del Picchio regalando gioie indelebili nei cuori dei tifosi.
«Sono onorato di aver ricevuto questo invito, sarà l’occasione ideale per festeggiare questi anni importanti – dichiara Mario Bonfiglio, idolo degli anni dei “Diabolici” – C’è un’immagine che rappresenta al meglio lo spirito di questa festa: la torta è lo stemma dell’Ascoli, le candeline sono rappresentate da chi ha fatto parte di questa storia, a soffiare dovranno essere i tifosi.
Per me è un onore aver fatto parte alla storia dei Diabolici, così come essere accanto a Casagrande: da bambino, a Messina, sfogliavo le sue figurine e quelle degli altri grandissimi campioni».
«La prima persona a cui ho pensato vedendo arrivare il bomber è stato mio padre: sono cresciuto con i suoi racconti di Casagrande – ricorda Gigi Giorgi – È una grandissima emozione per me, è bellissimo trovarsi in questa situazione perché vedere una città così ancora innamorata di questi colori e di questo sport, con una sinergia così autentica penso sia il più grande motivo di orgoglio. Invito tutti i genitori a portare allo stadio i bambini: penso che Ascoli debba continuare a essere un piccolo lembo di terra che porta l’amore per il calcio in tutta Italia e non solo».
Il ricordo commosso dei protagonisti della storia bianconera non può però prescindere da lui, il campionissimo brasiliano che in soli 4 anni è riuscito a stregare generazioni di tifosi del Picchio: Walter Casagrande, giunto in città mercoledì e pronto a restare fino al 15 settembre per trascorrere 10 giorni tra la sua gente, che potrà ammirarne l’immagine anche nella parte frontale della nuova Curva Sud.
«Parlo piano perché ho dimenticato alcune parole – scherza, ndr – È importante coinvolgere i bambini: devono imparare a calciare e a giocare il pallone fin da piccoli. Sono felice di tornare in città e voglio ricordare in particolare il presidente Rozzi: sono arrivato con lui, è stato un presidente spettacolare, sia nei momenti belli che in quelli più difficili. Porto dei bellissimi ricordi dei miei compagni di squadra, degli anni trascorsi ad Ascoli, di tutte le partite con le grandi squadre che venivano al Del Duca: era sempre molto difficile per loro.
Sono felice di partecipare a questa festa e di essere ricordato per i miei gol, ma la cosa più importante per me è aver dato sempre il 100%, nel calcio come in ogni altro ambito della vita».
Con un occhio alla storia ma anche alla classifica, l’impegno profuso in campo da “Casao” e dalle bandiere bianconere dovrà essere d’esempio per i ragazzi di William Viali, protagonisti del momento conclusivo della giornata.
«Si tratta di un traguardo importantissimo per la tifoseria, da festeggiare in maniera esemplare – afferma Alfredo Pizi in rappresentanza degli ultras – Non può essere la classifica o una sconfitta a cancellare la storia, anche in un momento poco felice dal punto di vista dei risultati. Stiamo attraversando un momento difficile, ma non per questo non dobbiamo sostenere la squadra.
Questa giornata sarà un’occasione per mettere insieme i bambini, felicissimi di poter giocare al Del Duca e pronti a crescere con la nostra fede calcistica, i ragazzi del settore giovanile, a cui va insegnato il rispetto per la maglia che indossano nella speranza che riescano a dare il massimo anche per la prima squadra, le nostre vecchie glorie, che come sentono il richiamo di Ascoli si emozionano e ci tengono ad essere presenti per ricordare i vecchi tempi, e la nostra squadra.
Vogliamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: chi vuole condividerli con noi è il benvenuto, altrimenti ci sono altre piazze in cui le pressioni forse si sentono meno. Noi diamo la massima fiducia alla squadra, presentandoli davanti a 60 vecchie glorie del Picchio, ma ci attendiamo delle risposte da Ascoli Calcio».
Appuntamento al Del Duca, dunque, per trascorrere una giornata di amore incondizionato per i colori bianconeri, nella speranza che il ricordo di un passato glorioso aiuti a invertire presto la rotta.
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