Proseguono le operazioni di soccorso in Turchia per il recupero di uno speleologo americano rimasto bloccato, dopo un malore (presunta emorragia allo stomaco), a circa mille metri di profondità nella grotta Morca, tra le più profonde al mondo.
Sono dieci i tecnici, più un medico, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) delle Marche partiti dall’Italia ed ora presenti sul posto dove stanno operando sul paziente.
In tutto sono presenti ben 46 i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico italiano.
Hanno raggiunto la Turchia su un volo dell’Aeronautica Militare decollato da Pratica di Mare. Poi, una volta atterrati, è stato l’Esercito turco ad elitrasportati vicino all’ingresso della grotta, dove è stato allestito il campo base.
Inoltre una squadra sempre del Soccorso Alpino, su due furgoni contenenti materiale logistico, si è imbarcata al porto di Brindisi per raggiungere la Grecia e quindi la Turchia.
Alle operazioni stanno prendendo parte operatori e tecnici provenienti anche da Bulgaria, Polonia e Ungheria.
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