Emanuela Lombardi e Antonella Sabbatini
Paura, distruzione e morte dopo il tremendo sisma che ha devastato diverse località del Marocco (alle ore 23,11 di venerdì). La scossa di magnitudo 6.8 ha mietuto vittime che al momento (10 settembre) sono oltre 2.000 e altrettanti i feriti.
Nessun italiano tra loro, dei 400 che secondo la Farnesina si trovavano nel Paese nordafricano, molti dei quali sono già rientrati, come Antonella Sabbatini di Ascoli, intercettata all’aeroporto di Ciampino dai microfoni dell’agenzia giornalistica Agtw, sana e salva e pronta a raccontare che essendo di Ascoli è abituata ai terremoti.
Ma non per questo ha avuto meno paura per la fortissima scossa. Si trovava infatti al centro della città in una riad dalla quale è fuggita insieme alle persone che erano con lei.
«Siamo scappati immediatamente dopo la scossa – ha riferito al giornalista – ed abbiamo dormito in un giardino. Poi la mattina dopo siamo tornati nella nostra riad, che per fortuna non aveva subito danni, per riprendere in fretta furia le nostre cose e correre all’aeroporto.
Lì c’era il caos e nessun volo disponibile. A noi è andata bene perché proprio oggi dovevamo rientrare in Italia ed abbiamo potuto prendere proprio il nostro di volo».
E’ nel gruppo facebook “Sei di Ascoli Piceno se” che la Sabbatini entra nel dettaglio, rispondendo ad un post di ben tornato che la riguarda: «Grazie infinite per il bel pensiero . È un miracolo. Eravamo nella Piazza Grande fulcro di tutta la Medina. A 100 metri da noi è crollato tutto. Siamo a casa e stiamo tutti bene. Sant’Emidio è sempre con noi».
Anche Emanuela Lombardi, ascolana di Villa Sant’Antonio, era in Marocco con dei colleghi di lavoro, della divisione italiana della Worwerk, da venerdì mattina. Poi la scossa che per fortuna non ha fatto registrare danni alla struttura dove si trovava con le colleghe. In ogni caso ha trascorso la notte fuori.
Da programma, sempre che il suo volo non sia stato cancellato, dovrebbe essere in volo per l’Italia proprio in queste ore.
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