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Ciclostazioni a Porta Maggiore, gli “Amici della Bicicletta”  plaudono al lavoro dell’Amministrazione comunale

ASCOLI - In una nota a firma del presidente Enrico Calcinaro, anche i suggerimenti per il migliore utilizzo di alcune strutture abbandonate, come il bike sharing del piazzale della stazione e di Porta Romana
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(Immagine di repertorio)

 

 

“Realizzazione di ciclostazioni ed interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina”, un’opera di 200.000 euro che l’Amministrazione comunale di Ascoli ha avviato nel quartiere di Porta Maggiore, nell’ambito del più ampio progetto Biciplan. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Amici della Bicicletta di Ascoli, plaude all’iniziativa e, in una nota firmata dal presidente Enrico Calcinaro, scrive: «Tali modifiche alla viabilità di un quartiere ad alta densità di popolazione studentesca e che subisce ogni giorno un elevato traffico automobilistico, proprio nelle ore di ingresso e uscita dagli Istituti scolastici, mostra una grande attenzione ai temi della mobilità ciclistica e una decisa inversione di tendenza nella programmazione delle infrastrutture del territorio urbano.

Queste misure rappresentano il primo passo verso la realizzazione di “Ascoli Città 30” e seguono quanto già attuato dall’Amministrazione nel quartiere San Filippo, che ha finalmente visto la prosecuzione della pista ciclabile protetta dal ponte omonimo e che, speriamo molto presto, continuerà fino al quartiere Monticelli per essere finalmente congiunto al Centro storico con piste ciclabile e/o ciclovie».

 

Nell’occasione l’associazione, che propone collaborazione all’Amministrazione, punta i fari sulla «pensilina del vecchio bike sharing, dismesso da anni, nel piazzale davanti alla Stazione ferroviaria.

Le colonnine di ricarica, in evidente stato di degrado, certamente non rappresentano un bel biglietto da visita per chi arriva in città. Con una piccola spesa, suggeriamo di sostituire le sole vecchie colonnine con dei semplici archetti in metallo, per l’ancoraggio al coperto delle biciclette (già nella disponibilità del Comune e come già installate in alcuni luoghi cittadini), fruibili da pendolari e passeggeri dei treni e che attualmente non hanno alcun posto ove assicurare i propri mezzi a due ruote.

In alternativa, ma con spesa certamente superiore, si potrebbe sostituirle con colonnine pubbliche di ricarica per le E-bike, data la loro alta diffusione, magari richiedendo a Ferrovie l’installazione in Stazione di una colonnina con pompa e attrezzi di riparazione bici.

In identica situazione versa la pensilina del vecchio “Bike Sharing” sita a Porta Romana, per la quale suggeriamo identico intervento. Questa piccola iniziativa potrebbe incentivare ulteriormente la mobilità ciclistica e ridurre l’uso dell’auto in città, in coerenza con il Bici Plan approvato, che potrebbe poi essere seguita da altre azioni per creare dei parcheggi bici protetti in più punti della nostra città».

 


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