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Studenti e psicologi a scuola:
richieste aumentate
del 40% in un anno

SALUTE - L’Opm delle Marche ha fatto il punto della situazione in un convegno: un alunno su sette sente il bisogno di confrontarsi con un professionista in ambiente scolastico. Depressione e isolamento sociale i sintomi più frequenti del disagio tra i giovani alle Medie e Superiori
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Un momento del convegno sulla psicologia scolastica organizzato dall’Opm

 

Uno studente su sette sente il bisogno di confrontarsi con uno psicologo: è quanto emerso dal primo convegno regionale sulla psicologia scolastica.

«Dal 2022 la richiesta da parte degli istituti scolastici di potersi avvalere dello psicologo scolastico ha registrato un +39% – fa osservare in una nota Marco Ausili, consigliere regionale e firmatario della legge sulla psicologia scolastica – Questo è un dato che deve far riflettere, anche e soprattutto nell’ottica di un maggior rifinanziamento del servizio».

 

Il convegno “Psicologia scolastica: rispondere ai bisogni psicologici nei contesti educativi e formativi” alla Facoltà di Economia di Ancona ha scattato la fotografia del servizio di psicologia all’interno degli istituti marchigiani.

Guercio, Marilungo, Ausili e Suardi

«L’Italia detiene un triste record: a livello europeo è l’unico Paese a non avere in organico uno psicologo all’interno delle scuole, ma grazie alla legge regionale nelle Marche da due anni possiamo contare sui finanziamenti per questo servizio, sempre più richiesto nell’ultimo anno sono stati effettuati oltre 1.000 colloqui coinvolgendo 640 studenti che dalla scuola primaria alle superiori, 150 familiari e 135 docenti» aggiungono Federica Guercio e Alessandro Suardi, consiglieri dell’Ordine degli Psicologi delle Marche.

Ansia da prestazione, difficoltà a relazionarsi, vessazioni, bullismo e depressione per il futuro incerto i disturbi più diffusi fra i giovani emersi dopo due anni dall’avvio del servizio di psicologia scolastica, per il quale sono stati profilati oltre 400 professionisti, che hanno raccolto gli esiti del difficile periodo post pandemia da cui gli studenti faticano ancora ad uscire.

 

«Siamo agli inizi del terzo anno scolastico in cui è possibile contare su sul servizio di psicologi a scolastica, per il quale il nostro Ordine ha profilato 400 esperti – spiega nel comunicato la presidente dell’Ordine, Katia Marilungosiamo forti di un’importante esperienza alle spalle e confermiamo che lo psicologo scolastico è una figura da valorizzare perché di supporto non solo agli alunni, ma anche alle famiglie ed al personale scolastico».

 

Interessante l’intervento della psichiatra Laura Orsolini, la quale ha spiegato come il fenomeno cosiddetto ‘hikikomori’, coniato in Giappone, di fatto stia dilagando anche in Italia, comportando un isolamento sociale estremo, fattore che determinerebbe l’aumento di depressione ed autolesionismo. Un consiglio accorato arriva da Laura Trucchia, presidente Coordinamento Genitori Democratici Ancona:«I nostri ragazzi ci chiedono solo di non essere lasciati da soli. Ascoltiamoli e siamo i primi a dare il buon esempio».

 

I relatori del convegno di Opm

La presidente Katia Marilungo ricorda infine che l’Ordine ha attivato nel tempo «accordi con le Università di Camerino e Macerata, che prevedono convenzioni a favore degli studenti, per poter fruire del supporto psicologico a prezzi calmierati” ed inoltre è stato siglato “un protocollo con l’Usr ‘Prevenzione e contrasto al cyberbullismo’ con il quale saremo coinvolti come professionisti nella gestione con interventi di supporto psicologico e di prevenzione al gruppo classe».

 

Intervenuti, fra gli altri, anche l’assessore regionale a cultura sport, istruzione, partecipazione volontariato Chiara Biondi, Marco Battino, assessore all’Università e alle Politiche Giovanili del Comune di Ancona, il consigliere regionale Carlo Ciccioli e per l’Ufficio scolastico regionale è intervenuto Alfredo Moscianese in rappresentanza del direttore generale, Donatella D’Amico.

 


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